Napoli: ospedale San Paolo senza medici, i turni di notte restano scoperti

Napoli: ospedale San Paolo senza medici, i turni di notte restano scoperti
Ospedale San Paolo, pronto soccorso potenziato ma per una dottoressa specialista in Medicina di urgenza, selezionata dal concorso condotto in porto dalla Asl a fine gennaio, non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ospedale San Paolo, pronto soccorso potenziato ma per una dottoressa specialista in Medicina di urgenza, selezionata dal concorso condotto in porto dalla Asl a fine gennaio, non c’è stato nemmeno il tempo di prendere servizio che già è scattato l’esonero dai turni di notte per lo stato avanzato di gravidanza. Insomma quanto a carenze di personale siamo punto e a capo. Ad aprile nel presidio di Fuorigrotta, in Medicina di Urgenza, il servizio dalle 20 alle 8 è risultato scoperto per almeno 5 volte. 


Qui il personale del pronto soccorso è costretto a fare la spola tra l’accettazione e il reparto o i pazienti ricoverati di notte sono bloccati in barella al pronto soccorso mentre l’unità di Osservazione breve è al palo da mesi. Dopo le ferie forzate, in vista del pensionamento, del responsabile facente funzioni Enrico Ruggiero (che per anni ha portato avanti la trincea scavata dal caposcuola Ferdinando Schiraldi) e il trasferimento a Pozzuoli di un medico dal primo maggio, questo pronto soccorso di frontiera può contare su 7 camici bianchi specialisti in medicina di urgenza cui si aggiungono altri 5 dottori del 118 impiegati in Accettazione esonerati dai turni sulle ambulanze ma anche dalle notti. Un altro medico è in malattia e un’altra risorsa, giunta tre giorni fa a rinforzo, è a mezzo servizio in quanto incinta e in prospettiva sarà assente per un anno.

Eppure il San Paolo serve l’utenza di quattro popolosi quartieri (Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta) ed è un centro di sicurezza per imponenti strutture ricettive e sportive, come lo stadio San Paolo, la Mostra D’Oltremare, Edenlandia, il Palazzetto dello sport, un multisala, piscine, scuole e palestre. La ciambella di salvataggio, anche in vista delle Universiadi di luglio, dovrebbe provenire dagli Incurabili. Uno specialista in Cardiologia è già giunto a rinforzo del reparto trasferito dall’Ascalesi. L’ipotesi a cui si sta lavorando è dedicare 6 dei 14 posti letto della Medicina di urgenza, proprio a questa disciplina che, pur avendo un reparto, non ha copertura sulle 24 ore per la mancanza di infermieri e di supporto. Soluzione di compromesso per consentire il rispetto della dotazione della Medicina di urgenza (fissata dal piano ospedaliero in 8 unità sulle 14 attive) e per assicurare un presidio notturno oggi a rischio. È tuttavia indispensabile l’arrivo di almeno un paio di medici per il pronto soccorso che per lavorare a pieno regime dovrebbe contare su una ulteriore dozzina. 


Di certo arriveranno dal centro storico a Fuorigrotta (passando per l’attuale sede dell’Ospedale del Mare) almeno 3 o 4 dei chirurghi dell’unità specialistica che agli Incurabili era dedicata alla Chirurgia oncologica dove configurava un polo di eccellenza in Senologia, Chirurgia addominale ed epatica. L’ambizione è ricostruire tale target anche a Napoli ovest integrando le attività e le funzioni con l’attuale contingente di chirurghi che pure dopo il pensionamento di Biagio Troianiello può contare su una squadra collaudata nelle attività di urgenza. Quasi sicuro anche l’arrivo di un paio di anestesisti. Sugli altri fronti all’Ospedale del Mare, con il bando istruito a tempo di record alla fine del 2018, in pronto soccorso sono state reclutate 8 unità delle 30 risultate idonee, tutte molto giovani. Di queste 4 hanno poi deciso di migrare altrove a Napoli e in altre province. A Napoli est dovrebbe impiantarsi anche l’Urologia degli Incurabili mentre Radiologia sarà tra Pellegrini e Loreto Mare. Gli altri medici e chirurghi del contingente che lavorava nell’ospedale del complesso monumentale dissestato saranno infine distribuiti ai vari ospedali della Asl in base alle esigenze.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino