Larga la ricevuta di Foglia, stretta la via da Baiano. Il presidente del Consiglio regionale, Pietro Foglia, appunto, Ncd di quel di Baiano, Irpinia per caso, in queste ore sta...
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E intanto Foglia, nell’Olimpo dei grandi elettori, vota. Tangentopoli e Scontrinopoli ci hanno abituato alle mazzette e ai mezzucci. È stata una forma di mitridatizzazione politica. Un po’ di veleno al giorno e impari a sopravvivere. Ti abitui, alzi le spalle di fronte alle furberie da magliari, alle meschinerie, ai falsi materiali, alle spiegazioni imbarazzate di chi farebbe la cresta come lavandaie dimenticando di essere uomo delle istituzioni, obbligato, invece, a una moralità degna della moglie di Cesare (che non è Previti). La magistratura sta indagando. Prima o poi sapremo se il gasolio ha davvero riempito i serbatoi e non solo i portafogli. Intanto, persino il grande rito quirinalizio è sporcato.
Certo, nei decenni passati, è accaduto di peggio. Ma la capacità di scandalizzarsi, di non mangiare la foglia, dovrebbe restare ancora intatta. Non ci si può abituare alle piccole indecenze (che poi avendoli 32mila euro all’anno una normale famiglia ci vive anche senza troppi sacrifici) e neanche alle scuse farlocche, alla logora e perenne arte di arrampicarsi sugli specchi. Purtroppo le bugie continuano ad avere la gambe corte, che comunque arrivano perfino a Montecitorio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino