Sanremo, veterani-giovanissimi: sfida generazionale, 4 campani in gara

Sanremo, veterani-giovanissimi: sfida generazionale, 4 campani in gara
Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Iva Zanicchi al Sanremo 2022? Ma sembra il cast di un’antica «Canzonissima»! Rkomi e Mahmood-Blanco tra i big? Allora è...

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Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Iva Zanicchi al Sanremo 2022? Ma sembra il cast di un’antica «Canzonissima»! Rkomi e Mahmood-Blanco tra i big? Allora è un Festival giovanilista e streaming oriented, perfetto per Spotify più che per l’anziano pubblico nazionalpopolare di Raiuno! Ci sono anche Sangiovanni e Aka 7even? Ma così l’Ariston sembra una succursale di «Amici», è proprio vero che anche a Viale Mazzini comanda la neosessantenne Maria De Filippi! 


Mettendo tutto questo insieme, però, viene fuori, invece, un Sanremo 2022 fatto di veri big e qualche ripetente, annunciato ieri sera in diretta al Tg1 da Amadeus. 

Big di ieri, anzi sempreverdi, e di oggi, vincitori che tornano sul luogo del delitto pronti ad uno scontro generazionale che non paga pegno al fenomeno Maneskin: se qualcuno pensava che, come a «X Factor», la commissione artistica avrebbe frugato nel contingente rock o pseudorock, ha sbagliato di grosso.

Ama, al suo terzo sbarco nella terra dei cachi, invece, ha provato a tenere fede a un vecchio slogan Rai: di tutto, di più. Così ha messo insieme vincitori di tempi andati (Zanicchi, «Non pensare a me», 1967, più «Zingara», ‘69 e «Ciao cara come stai?», ‘74; Morandi, «Si può dare di più», ‘87, con Ruggeri e Tozzi; Ranieri, «Perdere l’amore», ’88) e meno lontani (Elisa, «Luce», 2001; Fabrizio Moro, «Pensa», 2007 tra i Giovani, e «Non mi avete fatto niente», 2018, con Ermal Meta; Emma, «Non è l’inferno», 2012; Mahmood, «Soldi, 2019) e dominatori delle classifiche dei giorni nostri: il fenomeno diciottenne Blanco proprio in coppia con l’uomo di «Ghettolimpo», Rkomi, la spagnola Ana Mena tormentonista alla corte di Rocco Hunt, Achille Lauro al suo quarto Festival consecutivo, Irama dopo la sfortunata esperienza dell’anno scorso quando fu costretto dal Covid ad esibizioni da remoto. Chance di rilancio concesse anche a Michele Bravi, Giusy Ferreri, Le Vibrazioni, accoppiate assortite per Ditonellapiaga (ventiquattrenne capitolina che all’anagrafe risponde al nome di Margherita Carducci) con la Rettore e Highsnob e Hu, unica vera sorpresa del mucchio selvaggio: lei, Federica Ferracuti, classe 1994, l’abbiamo vista l’anno scorso a Sanremo Giovani, lui, sui documenti Michele Matera, 32 anni, avellinese cresciuto a La Spezia, ha conosciuto il carcere e gli stupefacenti, prima di essere lanciato da Fedez, collaborazione finita però a colpi di carta bollata.

Un duo, già presente l’anno scorso, è anche quello della Rappresentante di Lista; per la prima volta sottoposti al giudizio del pubblico mainstream Giovanni Truppi, quarantenne cantautore napoletano di ottima scuola, e il rapper romano Dargen D’Amico.

Ancora sbilanciato e maschilista - 9 donne e 19 uomini - il Festival aspetta di completare il suo cast il 15 dicembre, con la finale dei Giovani, che sceglierà i due da mandare in gara con i Campioni. Quella sera, in diretta su Raiuno, ci saranno tutti i big, e, accanto ad Amadeus, ci sarà Pippo Baudo, quasi a ricordare che cast del genere ricordano quelli che metteva in piedi lui. Ora il conduttore-direttore artistico, costretto dalle fughe di notizie ad anticipare l’annuncio dei concorrenti, proverà a mantenere segreto fino a quel momento almeno l’elenco delle canzoni in gara. Su questo fronte le notizie sono poche, si sa soltanto, ammesso che sia vero, che Morandi avrebbe in serbo un brano di Jovanotti per continuare la collaborazione esplosa con «Allegria».

Ed è di allegria che ha bisogno il prossimo Sanremo, sperando davvero di ritrovare il pubblico all’Ariston, pronto a tifare, a schierarsi, per questo o per quell’altro, come quello da casa, magari con i millennial disposti a farsi conquistare (anche) dal ciuffo di Aka 7even da Vico Equense (con Ranieri, Truppi e Highsnob i campani sono quattro) e la generazione Z e quella Alpha, già stregata da Orietta Berti, pronta a tributare (anche) a Morandi e a Ranieri l’affetto dovuto ai maestri e agli highlander.

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Il Mattino