È la classifica più attesa dalle famiglie, l’unica in grado di aiutarle nella scelta delle scuole superiori per i propri figli. La Fondazione Agnelli pubblica...
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GUIDA PER IL FUTURO
Per la nuova edizione, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.255.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2013/14, 2014/15, 2015/16) in circa 7.300 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie. Le analisi e i confronti di Eduscopio si riferiscono a due compiti educativi fondamentali: la capacita di licei e istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari; la capacita di istituti tecnici e istituti professionali di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università e vogliono subito trovare un impiego.
LE CONFERME
I primi tre licei classici di Napoli sono ancora gli stessi, confermando una qualità elevata di preparazione e risultati eccellenti all’Università per gli studenti di Sannazaro, Umberto I e Vittorio Emanuele II. La sorpresa arriva dei posti immediatamente successivi, con il crollo di Pansini, Genovesi, Sbordone, Vico mentre lo storico Pontano esce dai primi dieci posti e si classifica sedicesimo. A conquistare posizioni in classifica sono invece Calamandrei (+ 1 posto), Convitto Vittorio Emanuele II (+4 posti), new entry al settimo posto per Sbordone. Gli studenti del Sannazaro hanno ottenuto una media di 84,1 all’esame di maturità, mentre l’82 per cento iscritto all’Università supera gli esami del primo anno. Le scelte principali sono per l’indirizzo Giuridico-politico (29,4), area Tecnica (14,7), Economia-statistica (13,6).
EXPLOIT E RIVINCITE
Il Convitto brilla ancora per l’eccezionale balzo di 9 posti rispetto allo scorso anno tra i licei scientifici, superando lo storico Mercalli e l’Alberti che è solo terzo. Se guardiamo i dati degli scientifici di Napoli entro un raggio di 30 chilometri l’Alberti diventa quinto, superato dal Nobel di Torre del Greco e dal Salvemini di Sorrento. È la rivincita delle provinciali con il Caracciolo di Procida che è sesto, poi il Milani di Gragnano, l’Imbriani di Pomigliano d’Arco e le bacolesi Seneca e Tito Lucrezio Caro. Idem anche tra i classici che sebbene i primi quattro posti siano immutati, dal quinto in poi è tutto rivoluzionato con De il Bottis di Torre del Greco, il Publio Virgilio Marone di Meta, ottavo è il Quinto Orazio Flacco di Portici, poi il De’ Liguori di Acerra e l’Imbriani di Pomigliano. Le scuole provinciali si fanno largo anche tra i linguistici: è primo in un raggio di 10 chilometri il Quinto Orazio Flacco di Portici, seguito dal Fonseca e dal Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ma se osserviamo i dati nel raggio di 30 chilometri, brilla il Publio Virgilio Marone di Meta, seguito dal Salvemini di Sorrento. Tra Scienze umane entro i 30 chilometri troviamo invece il Bruno, il Pascal e il Milani rispettivamente di Arzano, Pompei e Gragnano che scalzano tutti gli istituti del capoluogo. Nei tecnici-economici primeggiano lo Scotellaro di San Giorgio e il tecnologico Siani di Napoli.
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Il Mattino