Un team internazionale di ricercatori fa il punto sulla dinamica dell’isola di Ischia. Un lavoro fortemente voluto dalla Protezione Civile nazionale, che dopo quanto...
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Dopo gli eventi sismici che hanno interessato la zona di Casamicciola nel 2017, la comunità scientifica ha ritenuto necessario concentrare la propria attenzione sul fenomeno naturale che, in realtà, si era già presentato più volte nei secoli scorsi spesso con conseguenze drammatiche, come il terremoto del 1883 che causò oltre 2.300 vittime. Compito non facile poiché la complessa natura vulcanica di Ischia ha da sempre complicato il lavoro dei ricercatori, basti pensare all’impressionante sollevamento di circa un migliaio di metri, a partire da 55 mila anni fa, e da decine di eruzioni recenti, l’ultima delle quali avvenuta nel 1302. Gli autori sono Elisa Trasatti, Valeria Acocella, Mauro Antonio Di Vito, Carlo Del Gaudio, Gerard Weber, Ida Aquino, Stefano Caliro, Giovanni Chiodini, Sandro de Vita, Ciro Ricco e Luca Caricchi, sono quindi partiti proprio da questa complessa natura vulcanica per spiegarne la sismicità. Dai dati di monitoraggio raccolti per decenni hanno visto che il forte sollevamento che nel passato ha portato all’emersione della cima più alta dell’isola, il Monte Epomeo, è attualmente sostituito da un lento e continuo abbassamento.
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I terremoti osservati a Casamicciola costituiscono quindi episodi di accelerazione di tale abbassamento, innescati dalle stesse strutture sismiche che avevano causato il precedente sollevamento dell’isola. A creare i fenomeni di innalzamento prima e abbassamento poi è il degassamento di un corpo magmatico a due chilometri di profondità. Un processo non osservato in altri vulcani. Il degassamento continuerà per centinaia o migliaia di anni, concludono gli autori, causando una sismicità prolungata e probabilmente sarà accompagnato da terremoti moderati e dannosi. Comprendere i principali processi attivi nei vulcani potrà quindi aiutare a comprendere le cause della sismicità e contribuire alla previsione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino