«Ho sete, mi offri da bere?», acqua per cani e gatti randagi a Torre del Greco

«Ho sete, mi offri da bere?», acqua per cani e gatti randagi a Torre del Greco
TORRE DEL GRECO -«Anche io ho sete, mi offri da bere?», al via a Torre del Greco una campagna di sensibilizzazione per fornire cibo e acqua a cani e gatti randagi. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORRE DEL GRECO -«Anche io ho sete, mi offri da bere?», al via a Torre del Greco una campagna di sensibilizzazione per fornire cibo e acqua a cani e gatti randagi. Il neo sindaco Giovanni Palomba, sostenitore dei diritti degli animali, ha inaugurato un'iniziativa a favore degli animali abbandonati: «Con l’arrivo dell’estate e dell’aumento delle temperature, si moltiplicano i problemi e i disagi per gli animali, pertanto, invito la cittadinanza ad un atto di sensibilità e di civiltà, collocando una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta di casa o del negozio, in modo che i cani e gatti randagi di passaggio possano dissetarsi. Consiglia di uscire con il proprio cane nelle ore più fresche, di non lasciare animali fuori dai balconi, terrazzi, giardini per troppo tempo espostiti al sole, di controllare che abbiano sempre acqua fresca disponibile e di seguire un’alimentazione non troppo pesante».


Palomba ricorda che «in osservanza alle norme igienico – sanitarie e nell’ambito della lotta alla zanzara tigre, è necessario che le ciotole d’acqua non rimangano per troppe ore con acqua stagnante». La piaga del randagismo è molto più ampia in città, con decine di meticci abbandonati nelle pinete che si inerpicano sul Vesuvio e altrettanti ricoverati nel sanitario veterinario pubblico di via Calastro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino