Lo Zoo di Napoli festeggia una nascita. È il piccolo di Siamango, una tenera scimmia dagli occhi grandi della specie Symphalangus syndactylus, la specie più...
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Il Siamango è una specie originaria della penisola malese e dell’isola di sumatra ed è attualmente considerata dalla International Union for Conservation of Nature (IUCN) in via di estinzione. La minaccia più grande che mette a rischio la sopravvivenza della specie è la perdita di habitat: l’areale delle foreste in cui questa specie sopravvive è ormai frammentate e estremamente ridotto di dimensioni. Il ruolo dei giardini zoologici oggi è quello di essere un centro per le azioni di conservazione sia in natura in situ che ex situ lontano dalla regione di origine della specie. Lo Zoo di Napoli partecipa ufficialmente all’EEP (European Endangered Species Programmes) dei siamanghi, un programma di conservazione dell’EAZA, associazione internazionale che riunisce i principali giardini zoologici europei. I siamanghi partoriscono ogni 2/3 anni, dopo 7-8 mesi di gestazione, dando alla luce un solo piccolo alla volta. La riproduzione è sintomo di benessere, solo in condizioni ottimali infatti gli animali investono le proprie energie per la riproduzione e solo se sono rispettate le condizioni etologiche della specie il percorso di crescita del piccolo procede nella giusta direzione.
Altra novità dello Zoo di Napoli è l'esposizione di farfalle organizzata in occasione del Carnevale. Nel rettilario possono volare libere ed è qui che si sono schiuse un po' alla volta. Si tratta di specie molto grandi e colorate come la Morpho Menelaus, la grande farfalla blu del Sud America, l'Attacus Atlas, dalle sfumature ocra proveniente dall'Asia e la Caligo Idomeneus della Foresta Tropicale dell'America meridionale. Nel rettilario si possono vedere i bozzi e con un po' di pazienza scorgere come si svolge il breve ciclo di vita di questi animali meravigliosi e magici che si posano leggere sulle mani dei visitatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino