Cuccioli di cane torturati e uccisi, i volontari riescono a salvarne uno solo: «Le pene vanno inasprite»

Cuccioli di cane torturati e uccisi, i volontari riescono a salvarne uno solo: «Le pene vanno inasprite»
Alcuni cuccioli di cane, che vivevano in uno stato di randagismo ed erano nati da pochi giorni, sono stati torturati e uccisi. È accaduto a Naro (Agrigento): alcune...

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Alcuni cuccioli di cane, che vivevano in uno stato di randagismo ed erano nati da pochi giorni, sono stati torturati e uccisi. È accaduto a Naro (Agrigento): alcune volontarie animaliste, dopo aver assistito ad uno spettacolo straziante, hanno tentato di salvare i cuccioli superstiti ma uno di loro è morto per le lesioni riportate.

 
I cuccioli, probabilmente, stati lanciati con violenza sull’asfalto o da una macchina in corsa o da un terreno che si trova sul lato opposto della carreggiata. Sull’asfalto c’erano brandelli di corpi. Due cuccioli con gravi ferite sono stati trasportati con urgenza in una clinica veterinaria. Uno di loro, però, è deceduto ieri mattina per una emorragia interna e frattura della mandibola. A denunciare il caso è Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista, che chiede anche un inasprimento delle pene per i maltrattamenti sugli animali.

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«Quello che è accaduto a Naro è un fatto di una gravità inaudita sui cui le forze dell’ordine devono fare chiarezza e individuare l’autore della barbarie. Uccidere in maniera sadica degli esseri indifesi evidenzia la pericolosità sociale dell’individuo che si è macchine di questo crimine nefando. Ricordiamo che il primo cittadino ha l’obbligo di tutelare l’incolumità dei suoi cittadini a quattro zampe, come stabilito dalla legge 281/91. L’emergenza randagismo va affrontata dando piena attuazione alla legge di riferimento n.15 del 2000. Non ci sono parole che possono descrivere il dolore che suscitano le immagini di cuccioli senza vita in totale dispregio del mondo animale» - si legge nella nota diffusa da Rinaldo Sidoli - «Con questo massacro si è passato ogni limite. È arrivato il momento che il legislatore inasprisca le pene per chi maltratta e uccide gli animali. Si può e si deve approvare con urgenza il DDL S. 1078 a firma del senatore Gianluca Perilli (M5S), calendarizzata l’8 maggio 2019 e assegnata alla 2ª Commissione permanente (Giustizia). Il rafforzamento della normativa a tutela degli animali è previsto dal programma di Governo Pd-M5s, al punto 22, che parla di contrasto a ‘ogni forma di violenza e di maltrattamento nei loro confronti’. È arrivato il momento che la politica ascolti la crescente sensibilità al rispetto della biodiversità traducendo le promesse in fatti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino