Detto, stradetto e abusato. La povera gatta da pelare spunta ogni volta che ci si trova a dover affrontare una grana. Insomma, qualcosa di decisamente seccante. ...
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All'origine di questo gettonatissimo modo di dire ci sono diverse leggende e luoghi comuni.
Sembra che, già prima del Settecento, in Inghilterra, esistesse un’espressione idiomatica: “There are more ways than one to skin a cat” (che suona più o meno così: “esistono tanti modi diversi per fare una cosa difficile”) e che fosse riferita al fatto che, secondo un’antica terribile usanza british, il manto dei gatti venisse usato per ricavarne pellicce.
In italiano, fortunatamente, “pelare” una gatta potrebbe non avere necessariamente lo stesso significato. Infatti, vuol dire toglierle il pelo nel senso di “tosarlo” o, ancora più semplicemente, di lavarlo e pettinarlo. Così l’espressione idiomatica si riferirebbe all’idea che i gatti non amino troppo questo tipo di attenzioni e reagiscano disperatamente, dimenandosi o graffiando quando sono costretti a farlo.
E in questo le gatte quasi sempre battono i colleghi maschi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino