“Educa” un ​cucciolo di maremmano tenendolo a catena e senza cibo, pastore a processo

Pastore maremmano a guardia del gregge
Cucciolo di pastore maremmano malnutrito e tenuto a catena «perché doveva imparare a star dietro le pecore e non a giocare». E’ entrato nel vivo il...

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Cucciolo di pastore maremmano malnutrito e tenuto a catena «perché doveva imparare a star dietro le pecore e non a giocare». E’ entrato nel vivo il processo a un pastore sardo, accusato di maltrattamenti animali sul cane che aveva preso per badare al gregge.


L’uomo nel 2014 aveva in affitto un terreno tra Vitorchiano e Grotte Santo Stefano dove faceva pascolare le pecore. In quell’appezzamento teneva anche un pastore maremmano, che invece di seguire gli ovini sarebbe stato tenuto a catena sotto una pianta d’olivo, con pochissima acqua e pochissimo cibo. Al cucciolo sarebbero state tagliate anche le orecchie e la coda perché «secondo una leggenda popolare, avrebbe sentito i rumori anche mentre dormiva e avrebbe protetto meglio il gregge».

«Non aveva nessuna cuccia – ricorda in aula la vicina -, andavo io ogni giorno a portare cibo e acqua al cane. Era sempre in mezzo alle intemperie senza nessun riparo. Una sera durante un tremendo temporale l’ho anche portato al riparo. Ho chiesto al pastore di prendere provvedimenti e prendersi cura del cane, ma non mi ha mai dato ascolto».
In aula anche i carabinieri del Nucleo antisofisticazione che, insieme alle guardie zoofile, hanno portato il cane lontano da quel terreno.

«La denuncia è arrivata dalle guardie e siamo andati sul posto. Il cane aveva le orecchie mozzate ed era magro. Lo abbiamo portato alla Asl che lo ha affidato alle cure di un centro veterinario. Poi il sindaco di Vitorchiano lo ha preso in affido e poi è stato adottato da un privato che se ne sta prendendo cura».
Alla prossima udienza, a marzo 2019, la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino