Kim Jong-un, i suoi cani in uno zoo della Corea del Sud: scoppia il caso politico

Il leader nordcoreano aveva regalato i due animali a Moon dopo un vertice del 2018 in segno di amicizia. Ma la distensione oggi è finita

I cani donati da Kim Jong-un finiscono in uno zoo della Corea del Sud: scoppia il caso politico
Una coppia di cani rischia di innescare l'ennesimo caso politico. Gomi e Songgang, due cani da caccia bianchi Pungsan, razza originaria della Corea del Nord, sono...

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Una coppia di cani rischia di innescare l'ennesimo caso politico. Gomi e Songgang, due cani da caccia bianchi Pungsan, razza originaria della Corea del Nord, sono finiti in uno zoo della Corea del Sud in seguito ad una accesa disputa su chi avesse dovuto pagare il loro mantenimento. Si tratta degli animali donati quattro anni fa dal leader nordcoreano Kim Jong-un all'allora presidente sudcoreano, Moon Jae-in, dopo i colloqui al vertice di Pyongyang nel 2018 in segno d'amicizia. Ma ora la distensione è finita e nessuno a Seul è intenzionato a prendersi cura di loro. 

La vicenda

Dopo aver lasciato l'incarico a maggio, come riporta il Guardian, Moon li ha portati nella sua casa privata, ma all'inizio di novembre il suo ufficio ha accusato il governo conservatore guidato da Yoon Suk Yeol di rifiutarsi di coprire il costo del cibo e delle cure veterinarie. L'ufficio di Yoon ha negato l'accusa. Gomi e Songgang (questi i nomi dei due cani), sono stati trasferiti in uno zoo nella città meridionale di Gwangju. Ed oggi, alla presenza del sindaco, sono apparsi ai giornalisti ed ai visitatori.

«Sono un simbolo di pace e di riconciliazione e cooperazione sud-nordcoreana. Li alleveremo bene come coltiviamo un seme per la pace», ha sottolineato. A Moon, un sostenitore del riavvicinamento con la Corea del Nord, è stato attribuito il merito di aver attivato un canale diplomatico con la Corea del Nord sul suo programma nucleare. Tuttavia secondo i critici, tra cui l'attuale premier Yoon, la sua politica ha permesso a Kim di guadagnare tempo e aumentare la capacità nucleare del suo Paese.

 

 

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Il Mattino