Si sa che il patrimonio architettonico e archeologico italiano spesso offre preziosi rifugi per animali autoctoni, idonei alla loro nidificazione. Ed è quanto accaduto...
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Una schiusa di piccoli falchetti, infatti, ha fatto la comparsa in questi giorni, mirabilmente fotografata dal documentarista Marco Cicala.
«Li abbiamo iniziati a seguire in pieno lockdown, li abbiamo visti crescere e poi spiccare il volo» fanno sapere dalla pagina Facebook del Parco Archeologico dei Campi Flegrei; in poche ore le foto dei piccoli falchi è diventata virale sul web.
«La grande adattabilità del Gheppio (Falco Tinnunculus) gli consente di colonizzare gli spazi urbani più sorprendenti. La schiusa è avvenuta dopo circa un mese dalla deposizione delle uova, covate in un discendente della grande sala termale. Un altro mese, grazie ai rifornimenti dei loro genitori, è bastato ai quattro giovani gheppi per abbandonare il nido. In questi giorni, li potete vedere (e sentire) insieme ai loro genitori, intenti in acrobatiche prove di volo sopra la grande cupola». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino