Salvata la cagnolina intrappolata nel tubo «è una randagia, qualcuno l'adotti»

Salvata la cagnolina intrappolata nel tubo «è una randagia, qualcuno l'adotti»
Era rimasta incastrata all’interno di un tubo pluviale ma la sventura di una cagnetta, a Pianura, si è conclusa con il lieto fine. Per salvare la randagia, spaventata...

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Era rimasta incastrata all’interno di un tubo pluviale ma la sventura di una cagnetta, a Pianura, si è conclusa con il lieto fine. Per salvare la randagia, spaventata e bloccata dentro la condotta, sono state impiegate otto ore durante le quali sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco e le guardie zoofile e ambientali di Agriambiente Napoli. L’allarme è stato lanciato dagli abitanti di via Provinciale Montagna Spaccata, intorno alle 16 di giovedì quando l’animale ha cominciato a lamentarsi e a non uscire più dalla tubatura dove, nonostante i trenta centimetri di diametro, era riuscito a intrufolarsi.

I primi a giungere sul posto, insieme ai carabinieri, sono stati i vigili del fuoco che, inizialmente, hanno tentato di attirare la cagnetta all’esterno e per diverse ore, hanno monitorato il suo stato, assicurandosi che il cane avesse reazioni e rispondesse, in qualche modo, agli stimoli. L’intervento di salvataggio, con il trascorrere delle ore, si è complicato ulteriormente a causa del maltempo e delle forti precipitazioni che hanno reso ancora più difficile l’assistenza dei vigili del Fuoco, supportati dalle Guardie Zoofile e Ambientali che li hanno raggiunti intorno alle 19 fino a quando, poco prima di mezzanotte, sono riusciti a far uscire la cagnetta dal tubo.

Per l’estrazione, è stato necessario forare il terreno e raggiungere la parte superiore della tubatura, per aprire un varco e liberare la cagnetta, successivamente affidata alle cure dei veterinari dell’Asl. La randagia dagli occhi dolci e il manto focato, è stata presa in carico dalle guardie zoofile che dopo averla messa al riparo, l’hanno trasportata all’Asl veterinaria del Frullone per accertare il suo stato di salute e rimetterla in forze dopo tutte quelle ore trascorse al freddo nel tubo pluviale.

La cagnetta, dai primi accertamenti, è risultata di “proprietà del Sindaco di Napoli”, come tutti i randagi dotati di microchip e riconosciuti come cani del territorio ma per la protagonista di questa sventura i vigili del fuoco e le guardie zoofile di Agriambiente, hanno proposto un adozione. «Vigili e guardie zoofile sono stati degli angeli a salvare la cagnetta» hanno scritto i cittadini sui social, rilanciando il loro appello di adozione. «Troviamo una casa per questa dolcissima cagnolina, scampata alla tragedia».

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Il Mattino