Ancora una volta il cratere degli Astroni, nei Campi Flegrei, si conferma un'importantissima riserva di biodiversità e rifugio sicuro per la sopravvivenza e la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo riferisce, in un post pubblicato su Facebook, la Riserva Naturale Statale Oasi WWF Cratere degli Astroni:
«Oltre alla la presenza storica del falco Pellegrino, falco peregrinus, come specie nidificante sulle rocce della cava trachitica e quella più recente del falco Pecchiaiolo, pernis apivorus, un rapace ancora oggi perseguitato lungo le rotte migratorie che lo portano ad attraversare gli stretti sul mare, i quali si trasformano in vere e proprie trappole mortali a causa degli abbattimenti illegali da parte dei bracconieri. Entrambi sono inseriti nell'allegato I della Direttiva Uccelli. Per il terzo anno consecutivo sono inoltre tornate a nidificare, giungendo dal continente africano, le Nitticore, Nycticorax Nycticorax, piccoli ardeidi coloniali che hanno scelto l'isola di vegetazione igrofila al centro del lago Grande per la costruzione dei loro caratteristici nidi sospesi sull'acqua. Lo stesso ha fatto il Tarabusino, altro piccolo ardeide che, al pari delle Nitticore, ogni anno sceglie come ultima tappa del suo viaggio e luogo di nidificazione proprio il canneto dell'Oasi. Entrambi, proprio come i due raoaci, sono specie protette inserite nell'allegato I della Direttiva Uccelli. Infine è stato possibile confermare grazie al rinvenimento di due neonati la riproduzione della testuggine palustre, Emulys orbicularis, una specie classificata in pericolo di conservazione e inserita in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice II della Direttiva Habitat 92/43/CEE. La specie risulta particolarmente minacciata dalla captazione dell'acqua, dalla frammentazione degli habitat per la costruzione di infrastrutture, dalla scomparsa di ambienti idonei alla riproduzione e dall'introduzione di specie alloctone».
A pochi passi da Napoli, la Riserva naturale Oasi WWF Cratere degli Astroni si trova all'interno di uno dei più grandi crateri, circa trenta, che si trovano nell’area dei Campi Flegrei. Istituita dal Ministero per l'Ambiente nel 1987, la Riserva Naturale Statale è gestita dal WWF Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino