Punta Campanella, presidio dei volontari sui nidi delle tartarughe

Ambiente
MASSA LUBRENSE - Presidio dei nidi di tartaruga nel Cilento, azioni di sensibilizzazione, educazione ambientale e operazioni di pulizia sulle spiagge. L'ultima, pochi...

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MASSA LUBRENSE - Presidio dei nidi di tartaruga nel Cilento, azioni di sensibilizzazione, educazione ambientale e operazioni di pulizia sulle spiagge. L'ultima, pochi giorni fa nella splendida Baia di Ieranto. È l'estate diversa, trascorsa quest'anno  da 15 ragazzi che hanno scelto Massa Lubrense e l'Area Marina Protetta Punta Campanella per le vacanze di agosto e settembre. Niente aperitivi, party in spiaggia e mojito, ma tanta passione e impegno per la tutela dell'ambiente. Il Mare Supporting Team, così si chiama il gruppo di volontari perché supporta le attività dell'Amp, è un nuovo progetto di volontariato, introdotto negli ultimi anni in Italia. Permette agli organizzatori di beneficiare di gruppi di supporto per brevi periodi, dai 10 ai 60 giorni. Prima esperienza quest'anno nell'Area Marina Protetta Punta Campanella, nell'ambito del programma di partenariato strategico triennale. I volontari sono 15. Arrivati ad agosto, resteranno a Massa Lubrense per 50 giorni. Sono biologi marini, sportivi, viaggiatori, comunicatori. Sognano di dare un contributo fondamentale per una svolta green. C'è Arthur, francese: ha studiato biologia marina in diverse zone del mondo, grazie ai programmi di scambio culturali europei. Eliass, lettone, 19 anni. È arrivato in Italia in autostop, ed è alla ricerca del suo futuro.

 Milla invece è portoghese ma con origini spagnole: in passato ha collaborato con Sea Shepherd, sempre per la tutela del mare e degli oceani. C'è anche Ciro Manfredonia di Sorrento. Si occupa di informatica, fa gli onori di casa in questo gruppo multietnico. Ci sono tante nazionalità e culture a confronto: spagnoli, portoghesi, tunisini, lettoni, croati, francesi, tedeschi e 3 italiani. Tutti millenial, figli di una nuova Europa che vuole superare barriere e confini, innanzitutto mentali. Vivono tutti insieme in un casale a Massa Lubrense e da qui si spostano per collaborare nelle varie attività del Parco Marino di Punta Campanella. Sono stati molti giorni nel Cilento, a Camerota e dintorni. Qui hanno dato un contributo importante nel presidio dei nidi di Caretta caretta e hanno avuto la fortuna di vedere nascere decine e decine di tartarughe sulle spiagge. Accolti e coccolati dalle famiglie del luogo e dai vacanzieri italiani che hanno molto apprezzato l'impegno ricambiando con caffè e pasti caldi durante i monitoraggi notturni. Hanno lavorato fianco a fianco con lo staff di Punta Campanella e con gli altri volontari internazionali, quelli del Project Mare, in un grande scambio culturale e di idee, tutte finalizzate al rispetto per l'ambiente e alla sostenibilità. Insieme al Centro di Educazione Ambientale Punta Campanella hanno incontrato studenti della penisola sorrentina. Resteranno ancora qualche settimana. Il loro impegno per la tutela del nostro territorio non si è ancora esaurito. Nel mirino la pulizia di Tordigliano e tante altre attività di supporto nell 'Area Marina Protetta Punta Campanella.


" La loro presenza arricchisce tutto il nostro territorio- sottolinea Lucio Cacace, Presidente Amp Punta Campanella- Un continuo scambio culturale e di idee, un entusiasmo contagioso, un esempio per tanti altri giovani: occuparsi dell'ambiente, della sostenibilità, del futuro del pianeta è la scelta migliore". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino