Stipati come fossero stati pacchi. Scatole. Merce da vendere e nient'altro. Così 81 cuccioli di cane e gatto sono stati trovati dalla Polizia che ha fermato e sequestrato...
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è stata bloccata a Bologna. I piccoli, tutti rigorosamente di razza e di nemmeno tre mesi di vita, sono stati dati in affidamento al canile di Calderara di Reno. Il furgone, partito dalla Slovacchia era diretto a Frattaminore, nel Napoletano.
Per il trasporto degli animali, sono stati denunciati il conducente del mezzo e un passeggero - entrambi slovacchi - con l'accusa di maltrattamento di animali, uso di documenti falsi e traffico illecito internazionale di animali da compagnia.
Costretti in spazi angusti, sporchi e disidratati, i cuccioli presentavano difficoltà respiratorie.
Il secondo sequestro, lungo la A13 Bologna-Padova. Un'altra pattuglia della Polizia ha bloccato un Renault Master. Anche qui la stessa scoperta: 30 cuccioli di varie razze provenienti da allevamenti ungheresi e destinati ai negozi del Centro-Sud.
Il traffico di animali è un reato: ricordiamolo sempre. E per due furgoni intercettati, tanti, troppi riescono a farla franca. E ad arrivare a destinazione.
Tutti possono fare qualcosa perché - non dimentichiamolo - è sempre la domanda che genera l'offerta. Dunque, finché ci sarà gente pronta a tirar fuori danaro per comprare anche una sola di queste piccole vittime - strappate alle madri troppo presto, imbottite di cortisone per mascherare patologie virali latenti, frutto di incroci tra esemplari consanguinei - mercati neri del genere non spariranno mai. I canili e i gattili, sono strapieni di creature di tutte le razze e di tutte le età, pronte a farvi felici. Sono animali controllati, chippati e vaccinati perché le associazioni di volontariato serie e oneste li affidano soltanto così. Non dovete tirar fuori un solo euro: rimetterete al mondo un essere vivente che vi sarà grato per la vita. Ma soprattutto la vostra coscienza riposerà tranquilla. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino