Stremato e solo in mare: un cagnolino salvato a due miglia dalla costa

Stremato e solo in mare: un cagnolino salvato a due miglia dalla costa
Eccezionale salvataggio in mare ieri mattina, intorno alle ore 9, nelle acque di Specchiarica, marina di Manduria, dove due amici in barca impegnati in una battuta di pesca ai...

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Eccezionale salvataggio in mare ieri mattina, intorno alle ore 9, nelle acque di Specchiarica, marina di Manduria, dove due amici in barca impegnati in una battuta di pesca ai polpi hanno tratto in salvo un cane che annaspava, stremato dalle forze, a circa due miglia dalla costa.

I due amici, Mimmo Trono e Francesco Mancini, entrambi di Erchie, avevano appena spento i motori per dedicarsi al loro hobby quando da lontano hanno visto qualcosa a filo d’acqua che si avvicinava alla loro imbarcazione. Si trattava di un cane, un meticcio di taglia media che non ha esitato a salire da solo a bordo dalla parte posteriore della barca accucciandosi infreddolito e tremante nel vano di poppa. Secondo i suoi salvatori, che hanno provveduto a chiamare i soccorsi con il telefonino, l’animale, che aveva la pancia molto gonfia probabilmente piena di acqua che aveva ingerito, si trovava in mare da diverse ore. Come sia finito lì, così lontano dalla riva, è un vero mistero. L’ipotesi è che sia stato abbandonato oppure è scivolato da qualche peschereccio in corsa, magari durante la notte, senza che i proprietari se ne accorgessero. La Capitaneria di Porto di Taranto, allertata dai due brindisini, ha a sua volta chiesto l’intervento dei veterinari della Asl jonica dai cui uffici è stato inviato il personale di servizio nel luogo di attracco dell’imbarcazione con a bordo il cane.
 

Il meticcio è stato quindi consegnato al tecnico Sebastiano Semmi Polimeno che lo ha accudito e accompagnato al canile sanitario di Manduria dove si trova tuttora. Il peloso, di circa due anni e privo di microchip, era solo molto stanco e affamato. Le sue condizioni generali vengono giudicate buone e, se non sarà reclamato dal legittimo proprietario, appena ristabilitosi del tutto potrà essere adottato. Soddisfazione è stata intanto espressa ai due che lo hanno salvato da tutto mondo animalista e ambientalista - dove la notizia si è diffusa rapidamente -, che condanna fermamente gli autori del possibile abbandono in mare dell’animale. Una curiosità su uno degli autori del salvataggio del cane. Francesco Mancini, di Erchie, è lo stesso che a dicembre dello scorso anno, nello stesso specchio di mare di Specchiarica, trasse in salvo un sub che era finito sotto le eliche di un motoscafo che lo aveva investito. Il ferito che rischiava di perdere conoscenza per delle profonde ferite ad una spalla e la braccio, fu tirato in barca da Mancini che lo portò a riva consegnandolo al personale sanitario da lui precedentemente allertato con il telefonino.
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Il Mattino