I super vermi che mangiano la plastica, contro l’inquinamento arrivano le larve che digeriscono i rifiuti

I Super-vermi che mangiano la plastica, contro l’inquinamento arrivano le larve che digeriscono i rifiuti
Super-vermi contro l'inquinamento. Uno studio, descritto sulla rivista Microbial Genomics e condotto dagli scienziati della School of Chemistry and Molecular Biosciences...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Super-vermi contro l'inquinamento. Uno studio, descritto sulla rivista Microbial Genomics e condotto dagli scienziati della School of Chemistry and Molecular Biosciences presso l’Università del Queensland, ha scoperto che un verme noto come Superworms è in grado di assimilare rifiuti di plastica. Queste larve del Zophobas Morio - particolare specie di verme simile a quello della farina - sono capaci di mangiare e digerire il polistirene grazie a un enzima batterico presente all’interno del loro intestino.

Api e mosche in calo del 60%, esperti preoccupati: «Quando entreranno in casa non uccidetele»

LO STUDIO

Il team, guidato da Chris Rinke, ha infatti individuato un particolare enzima nell’apparato digerente dell’animale, che gli permette di scomporre le sostanze a base di plastica. I ricercatori hanno nutrito degli esemplari di Zophobas morio seguendo regimi alimentari diversi per un periodo di tre settimane, fornendo ad alcuni schiuma di poliestere e ad altri della crusca, lasciando a digiuno il terzo gruppo. «I vermi che avevano ricevuto il poliestere non solo sono sopravvissuti, ma hanno anche mostrato un aumento del peso marginale – afferma Rinke – il che suggerisce che i vermi possono ricavare energia dal polistirene».

GLI SCENARI

«L’obiettivo a lungo termine è quello di progettare enzimi in grado di degradare i rifiuti di plastica negli impianti di riciclaggio. I superworm possono distruggere il poliestere e scomporlo grazie ai batteri nel loro intestino, se riuscissimo a sfruttare questa proprietà potremmo ridurre notevolmente i rifiuti a base di plastica». «I prodotti di degradazione – aggiunge l’esperto – possono essere utilizzati da altri microbi per creare composti di alto valore come le bioplastiche. Speriamo che questo ciclo biologico possa incentivare il riciclaggio dei rifiuti di plastica e ridurre la necessità delle discariche».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino