Le immagini parlano da sole. Mostrano una grossa tigre incatenata che continua a girare su se stessa, su quello che sembra un piccolo palco dove lo spettacolo sta per cominciare....
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Pubblicate da Love Pattaya Thailand News. stanno a dimostrare quanto, la tradizionale usanza di offrire un brivido in più ai turisti, sia quantomai ancora in uso in molti Paesi. Quella tigre, infatti, non è lì per caso. A catena, probabilmente stordita, aspetta inconsciamente di essere la protagonista di chissà quante foto ricordo con gli emozionati visitatori dello zoo. Inevitabili, le polemiche suscitate dopo l'ennesimo filmato, pubblicato sul web, che vede protagonisti, loro malgrado, animali sfrutatti per qualche dollaro in più.
D'altronde, lo zoo di Phuket non è nuovo a trovate simili. Infatti, mentre la tigre, è notizia di queste ore, sembra sia stata frettolosamente rimessa in gabbia, con l'appuntamento per i selfie da brivido rimandato a nuovo ordine, tornano alla mente altri due recenti avvenimenti che avevavo interessato pesantemente il parco zoologico. Il primo, aveva riguardato Milo, un orango di 13 anni che, per ben sette, era stato detenuto illegalmente, stando a quanto riportato dai quotidiani locali, in una piccola gabbia da solo. Soltanto recentemente sarebbe stato liberato grazie al lavoro di una associazione animalista del Paese. Il secondo, ancora più tragico, aveva avuto come protagonista un elefantino di nome Dumbo. Costretto ad esibirsi a tempo di musica per i visitatori, nonostante non fosse in salute, fino alla prematura morte, avvenuta pochi mesi fa. Diversamente da quello cinematografico, al povero Dumbo di Phuket, nessuno aveva dato la possibilità di volare per scappare via. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino