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Cresce la paura per il vaiolo delle scimmie: il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ha esortato le persone infette, assieme agli stretti stretti contatti che sono strettamente monitorati, a tenere distanti i propri animali domestici. Il timore degli esperti è che il virus possa diventare endemico in tutto il continente passando dall'uomo ad altre specie di animali. Lo scrive The Telegraph secondo cui «le autorità sanitarie europee, criceti, gerbilli e porcellini d'India appartenenti a pazienti affetti da vaiolo delle scimmie dovrebbero "idealmente essere isolati" nei laboratori governativi».
La strategia per tenere il virus sotto controllo
Non solo: nel peggiore dei casi, e cioè quando l'isolamento monitorato e test regolari non possano essere effettuati «l'agenzia ha suggerito che l'abbattimento dovrebbe essere considerato come l'ultima risorsa per evitare che la malattia possa prendere piede». Finora sarebbero 344 i casi sospetti o confermati segnalati in più di 20 paesi in tutto il mondo. Nelle linee guida pubblicate nei giorni scorsi i roditori domestici, inclusi criceti, gerbilli, porcellini d'India e topi, sono considerati animali i più a rischio di contagio, poiché sono noti per essere suscettibili alla malattia.
«Gli animali domestici dei roditori dovrebbero idealmente essere isolati in strutture monitorate, rispettando l'isolamento respiratorio (ad esempio un laboratorio) e le condizioni di benessere degli animali (ad esempio strutture governative, canili o organizzazioni per il benessere degli animali) e testati (mediante Pcr) per l'esposizione prima della fine della quarantena», ha raccomandato l'Ecdc. Specificando che anche altri animali, inclusi cani e gatti, dovrebbero essere tenuti in casa, ma possono essere semplicemente isolati in casa poiché i rischi di contrarre il virus sono inferiori.
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Il Mattino