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Quattro zanne di avorio non lavorato sono state sequestrate dai Carabinieri forestali del Nucleo Anticrimine Natura, in un albergo del Palermitano. Le zanne, ciascuna alta più di due metri, rinvenute insieme ad altri manufatti risultati essere ricavati da parti di elefante, erano esposte all'interno della struttura destinata, come indicato nel comunicato diffuso dall'Arma, ad ospitare eventi privati. "Tanto da costituire ulteriore attrazione".
I controlli
Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno inoltre scoperto che la struttura "non era in possesso della documentazione né dei certificati necessari per la detenzione e l'esposizione delle zanne".
L'avorio
L'avorio, come è noto, è infatti sottoposto alle tutele previste dalla Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. "Il cui sfruttamento commerciale, compresa la detenzione, precisa il comunicato, senza gli appositi certificati rilasciati dai 28 nuclei Cites italiani o dagli equipollenti uffici dislocati negli oltre 170 Paesi che hanno aderito alla Convenzione, configura ipotesi di reato".
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Il Mattino