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L'obiettivo del governo è sempre lo stesso: evitare le «migrazioni natalize» per limitare le possibilità di contagio. E così sul tavolo dell'esecutivo, che stamattina ha incontrato le Regioni in un incontro decisivo, tra il mantenimento ormai certo del coprifuoco e la chiusura degli impianti da sci si moltiplicano opzioni e le ipotesi. A prendere quota ora è l'idea che durante la serrata dei confini regionali che andrà dal 19 dicembre al 10 gennaio anche per le regioni in quel momento gialle, le deroghe saranno pochissime. Oltre a chi ha la residenza o il domicilio nella Regione di destinazione (misura pensata principalmente per studenti e lavoratori fuori sede), regge ancora sebbene con molte difficoltà l'eccezione di chi ha i genitori anziani, soli o ammalati. In pratica si vorrebbe fare in modo che questi non passino le feste da soli. Non si tratterà però di un via libera. Si vorrebbe infatti concedere ad uno solo dei figli - con relativo nucleo familiare a seguito - la possibilità di raggiungere il genitore. Non è tuttavia ancora chiaro in che modo ciò sia controllabile o verificabile, con ogni probabilità il Viminale disporrà posti di blocco e pattuglie sulle autostrade in modo da evitare l'esodo.
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Non solo.
E proprio Boccia guiderà il confronto con le Regioni di stamattina per poi portarne le istanze all'ultimo colloquio con i capigruppo di maggioranza che si terrà domani. Già smontata l'idea di una "zona bianca" proposta dal ligure Giovanni Toti, così come, alla luce dei blocchi agli spostamenti, quella lanciata dal siciliano Nello Musumeci che vorrebbe un via libera a tutti i rientri ma con tampone obbligatorio.
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Il Mattino