Spostamenti, i senatori Pd e le Regioni a Conte: «Cambi le regole tra i Comuni». Valle d'Aosta: siamo infastidi da questa norma

Venticinque senatori del Pd (sul totale di 35) hanno scritto una lettera al loro capogruppo Andrea Marcucci per chiedergli di «attivarsi con il Governo affinché lo...

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Venticinque senatori del Pd (sul totale di 35) hanno scritto una lettera al loro capogruppo Andrea Marcucci per chiedergli di «attivarsi con il Governo affinché lo spostamento tra Comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio possa avvenire, per consentire a persone che vivono in Comuni medio-piccoli di ricongiungersi per poche ore con familiari che abitano in altri Comuni». È quanto si apprende da fonti parlamentari.

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«Mi rivolgo al premier Conte: cambi le norme sbagliate inserite nel decreto sulla mobilità comunale del 25, 26 dicembre e 1 gennaio. Lo chiedono le Regioni e 25 miei colleghi senatori del Pd. Non è una questione di poco conto, riguarda milioni di famiglie che abitano in zone limitrofe, divise soltanto dai confini del proprio Comune. Bisogna, a mio avviso, rendere possibile, nel rispetto delle norme, i ricongiungimenti familiari e affettivi anche solo per poche ore. Servirebbe anche non discriminare tra attività economiche di città e attività economiche di Paese», afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci.

«Nessuna richiesta delle Regioni è stata accolta nel Dpcm. In particolare siamo stati infastiditi dalla norma su spostamenti che consideriamo iniqua. Ci sono comuni e comuni, anche Roma è un comune ma con milioni di abitanti e con un'estensione enorme. Non ci si potrà spostare nel comune vicino per il pranzo di Natale, anche nei comuni dove magari non c'è un ristorante. Questo crea disparità tra territori. Anche sull'apertura degli impianti di sci non è stata recepita nessuna delle nostre proposte». Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, intervenendo in Consiglio regionale sul nuovo Dpcm.

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Il Mattino