A 2 mesi di vita scoprono che è malata di HIV, oggi, dopo 8 anni, il virus non è più progredito senza che assumesse farmaci. La bambina di origini africane,...
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Il trattamento precoce della cura potrebbe aver innescato il meccanismo di remissione che l'ha portata alla cura. In questi giorni, come riporta anche Metro, la piccola viene sottoposta a diverse analisi per capire meglio il processo di remissione come è avvenuto e se può essere esteso anche ad altri soggetti. Nel caso in cui, infatti, questo processo dovesse durare nel tempo, potrebbe essere messa a punto anche la tanto attesa e sperata cura per una malattia che miete centinaia di vittime l'anno e che spaventa ancora molto.
Anthony Fauci, direttore dell'Istituto Nazionale Allergia e Malattie Infettive (NIAID), ha detto che questo metodo potrebbe dimostrare che applicando la terapia in fase pecoce questa potrebbe risparmiare la cura a vita nei soggetti, portandoli alla guarigione. In questo modo si potrà agire anche sulle persone che non possono permettersi di assumere medicine per tutta la vita, lasciando quindi che il virus le uccida: un breve ma intenso trattamento nei primissimi giorni di vita potrebbe salvare molte persone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino