Licenziamento collettivo per tutti i 1.450 dipendenti Air Italy: lo hanno annunciato i commissari liquidatori della compagnia ai dirigerenti riuniti in conference call a Olbia e...
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Air Italy, anche l'Alitalia offre tariffe agevolate ai passeggeri rimasti a terra
Air Italy, David O'Brien: «Da Ryanair nessun interesse»
Le prime lettere partiranno nelle prossime settimane e toccheranno, presumibilmente, gli assistenti di volo e i piloti, visto il fermo degli aeromobili in atto sin dal primo giorno della messa in liquidazione in bonis della società. Verranno pagati il preavviso e le eventuali spettanze arretrate, poi tutti a casa. Non ci saranno ammortizzatori sociali, l'unico sostegno arriverà dalla Naspi. Air Italy si affretta a precisare che per il momento non è stata inviata alcuna lettera. Ma chi era presente alla call conference di questa mattina tra Olbia e Malpensa con i liquidatori e i dirigenti aziendali racconta di uno showdown confermato e dell'annuncio dell'invio delle lettere nelle prossime settimane. L'iter sulla liquidazione, fissato dal codice civile, prevede 75 giorni di tempo - si arriva quindi a maggio - per dare corso al licenziamento collettivo. Nel frattempo, fa sapere Air Italy nella sua nota ufficiale, la società si è impegnata ad esplorare la strada della cessione del ramo d'azienda per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori. Confermando «l'intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa». Per ora, però, di compratori neanche l'ombra. L'ipotesi di un salvataggio della Regione Sardegna attraverso la sua finanziaria Sfirs rimane in campo, ma incontra già le prime resistenze: «come fa - si chiedono i detrattori - una società a partecipazione pubblica a reggere in un mercato globale, competere con i privati, fare utili e non perdite constanti da ripianare ogni anno sottraendo denaro pubblico allo sviluppo?». I sindacati sono già pronti a dare battaglia.
L'accelerazione della crisi di Air Italy, insieme alla vertenza Alitalia e all'annullamento dei finanziamenti al fondo di solidarietà del comparto, hanno convinto le sigle nazionali di categoria a proclamare lo sciopero generale per martedì 25 febbraio.
Il Mattino