Annalisa Guarnieri aiutò il fidanzato 17enne ad uccidere il padre con un machete: condannata a 21 anni

Annalisa Guarnieri aiutò il fidanzato 17enne ad uccidere il padre con un machete: condannata a 21 anni
È stata condannata a 21 anni di reclusione Annalisa Guarnieri, la 27enne adriese, accusata di omicidio in concorso, insieme all'allora fidanzato 17enne, per la...

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È stata condannata a 21 anni di reclusione Annalisa Guarnieri, la 27enne adriese, accusata di omicidio in concorso, insieme all'allora fidanzato 17enne, per la morte di Edis Cavazza, 45enne sinto, padre di lui. L'omicidio si è consumato il 4 febbraio di un anno fa, a Sant'Apollinare frazione di Rovigo, nel “campo” di roulotte lungo la Provinciale 4, dove viveva tutta la famiglia del morto e dove si era temporaneamente trasferita anche la ragazza. Secondo quanto è stato ricostruito dalle indagini della Squadra mobile, coordinata dal sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo, il 17enne avrebbe colpito il padre con un machete, uccidendolo, sul viottolo che conduce allo spiazzo dove si trovano le roulotte. Tuttavia, non solo la ragazza avrebbe giocato un ruolo nel reperire due machete, ma ne avrebbe a sua volta impugnato uno per minacciare la madre ed i fratelli del compagno mentre lui si colpiva il padre, e lo avrebbe anche incitato a farlo. I due giovani, si erano poi dati alla fuga con l'auto della vittima, un'Opel Zafira, venendo individuati tre ore dopo, alle 22.30, quando si erano diretti verso l'abitazione del padre di lei, a Ceregnano. Una mossa che era stata prevista dalla polizia, appostata in attesa, che li ha bloccati entrambi non appena scesi dall'auto.

 

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La sentenza

Il processo di primo grado, d'innanzi alla Corte d'Assise del Tribunale di Rovigo si è aperto il 17 dicembre e si è concluso con grande rapidità, anche per il consenso prestato dalla difesa, affidata all'avvocato Sandra Passadore, all'acquisizione degli atti d'indagine. Questo non è bastato a rendere meno pesante la sentenza letta oggi pomeriggio, 11 febbraio, alle 17.30 dal presidente Angelo Risi. La stessa pena che era stata richiesta dal pm Rizzo. La 27enne è stata condannata anche a pagare un risarcimento di 1,8 milioni di euro, pari 300 mila euro a testa per la madre ed i cinque figli della vittima, costituiti parte civile con l'avvocato Monica Violato di Padova. L'avvocato Passadore, inevitabilmente, già preannuncia l'appello. Il processo a carico dell'ex compagno, nel frattempo diventato maggiorenne, è tuttora in corso al Tribunale per i minori di Venezia.

 

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Il Mattino