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MESTRE - Alla fine ha deciso di divulgarle. Le foto che ha scattato alla madre massacrata dalla "belva" che l’ha seguita come una preda per poi aggredirla in casa e rubarle pochi soldi e qualche gioiello.
«La gente deve vedere come l’ha ridotta perché solo così si rende conto di cosa è stato capace di fare quel bastardo che si è accanito contro un’anziana di 85 anni».
A parlare è Moreno Semenzato, uno dei figli di Cecilia Zaccello, pestata a sangue nel suo appartamento di via Aleardi, martedì scorso all’ora di pranzo. Il delinquente con ogni probabilità l’ha pedinata dalla vicina Pam dove si era recata a fare la spesa, e una volta aperta la porta di ingresso l’ha spinta dentro colpendola senza pietà: fratture alle costole, al viso, alle dita delle mani, rotte per strapparle gli anelli.
Ha smesso solo quando Cecilia è svenuta. Una volta soccorsa, le sue condizioni erano talmente critiche che i medici l’hanno dovuta ricoverare in terapia intensiva, da dove è uscita solo ieri. «Ora è stata trasferita in reparto - continua Semenzato - ma è ancora scossa e continua a ripetere che quando chiude gli occhi se lo vede davanti. Ma che motivo aveva di ridurla così? L’ho già detto e lo ripeto per una bestia del genere la galera non basta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino