Aveva sparato nel luglio del 2015 contro le finestre di casa dell'architetto Alfio Vittorio Molteni poi ucciso a Carugo (Como) lo scorso ottobre: Salvatore Crisopulli, 47...
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La sua vicenda personale e le sue condizioni di salute non fanno ritenere agli investigatori che il gesto possa essere in qualche modo legato agli ultimi sviluppi dell'indagine sull'architetto ucciso, per cui due giorni fa sono stati arrestati come mandanti l'ex moglie dell'architetto, Daniela Rho, e l'amante Alberto Brivio. I due, almeno per il momento, hanno scelto di tacere. Daniela Rho, 46 anni e Alberto Brivio, 49 anni, uniti sentimentalmente e detenuti in carceri diversi si sono entrambi avvalsi della facoltà di non rispondere.
Nell'interrogatorio di garanzia, lei nel carcere del Bassone a Como, lui a Milano San Vittore, hanno optato per la medesima strategia nell'inchiesta che li vede indagati per omicidio volontario, per avere sia pure indirettamente provocato la morte di Molteni, 58 anni, assassinato un anno fa sotto la casa dei genitori, dove viveva dopo la tumultuosa separazione della moglie. I due indagati sono accusati di avere commissionato a esponenti della piccola malavita locale una serie di atti intimidatori nei confronti dell'architetto. Atti dall'intensità crescente, da un'aggressione in casa all'auto bruciata, dagli spari alla finestra di casa fino alla gambizzazione, commissionata nell'ottobre scorso, che si è trasformata in omicidio.
Il tutto, sostengono gli investigatori, con uno scopo ben preciso: convincere il giudice civile di Como ad affidare alla Rho le due figlie minorenni perché il padre architetto non avrebbe potuto assicurare loro sicurezza.
Il Mattino