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Non solo le armi termobariche e i missili ipersonici. La Russia ha fatto sapere che in Ucraina l'esercito può sfruttare anche le armi laser di ultima generazione, in grado di incenerire droni e velivoli. «I nostri fisici hanno sviluppato sistemi laser molto potenti, che possono incenerire vari obiettivi, e li stanno costruendo, pronti per una produzione di massa», ha detto oggi il vice premier russo Yuri Borisov, citato dall'agenzia di stampa Tass, a quasi tre mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Il nuovo sistema ha una portata di 5 km e può distruggere droni a quest'altezza. È stato testato ieri e ha ridotto in cenere un drone in 5 secondi, ha detto Borisov intervenendo ad una conferenza vicino Mosca.
Le armi di ultima generazione
Le armi laser fanno parte di una gamma di progetti di ultima generazione presentati da Putin nel 2018, tra cui un nuovo missile balistico intercontinentale, droni nucleari subacquei e un'arma supersonica. La nuova arma laser verrà ora introdotta nell'esercito «dove i primi prototipi sono già in uso», ha assicurato Borisov.
Le dichiarazioni di Borisov indicano che la Russia ha compiuto progressi significativi con le armi laser, una tendenza di notevole interesse per altre potenze nucleari come Stati Uniti e Cina. Usare i laser per accecare i satelliti - o addirittura bruciarli - era una volta una fantasia che atteneva alla fantascienza, ma grandi potenze come Stati Uniti, Cina e Russia hanno lavorato per anni su questo tipo di tecnologia militare. Oltre ai vantaggi nella guerra convenzionale come l'incenerimento dei droni, l'accecamento dei sistemi di ricognizione ha anche un impatto strategico poiché i satelliti vengono utilizzati per monitorare i missili balistici intercontinentali che trasportano armi nucleari. «Questa non è una sorta di idea lontana, è la realtà», ha detto Borisov.
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Il Mattino