Nel dibattito in corso sul ripristino della leva obbligatoria si inserisce l’Associazione Nazionale Alpini, che vanta 400.000 soci e che chiede “il ripristino di un...
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Secondo l’ANA tale servizio “non necessariamente deve essere un servizio armato ma sicuramente un ausilio alle istituzioni militari e non ma sempre rivolto al bene comune della Patria”. “Ricordando che l’articolo 52 della nostra Costituzione non è stato cancellato e quindi l’obbligo al servizio dovrebbe imporsi come elemento cardine, allo stesso modo dell’obbligo scolastico, perché dire ad un giovane se non hai voglia non partecipare, significa escludere proprio coloro che sono più disattenti a queste tematiche – aggiunge l’Associazione Nazionale Alpini - Noi la sensibilità al servizio abbiamo potuto assimilarla sotto naja, oggi dovrebbe essere ugualmente un bagaglio formativo imprescindibile per un giovane che si appresta ad entrare nella società. Certo, non siamo perfetti, ma le prove della bontà di cosa siamo le abbiamo da quasi un secolo sotto gli occhi. Qualcuno di chi ci governa si è mai chiesto come mai l’Ana è una delle realtà più attive nel mondo della solidarietà? E qualcuno si è mai chiesto come faccia ad elargire 70 milioni di euro in solidarietà ogni anno? Ecco, lo Stato dovrebbe concorrere a ricreare urgentemente un terreno in cui ogni giovane debba essere educato e poter crescere in coscienza civica, per sfuggire alla desertificazione del senso comune. Si tratta di una necessità che si avverte sempre più forte nel Paese analogamente ad un senso di smarrimento, per il venir meno di punti di riferimento certi, a tutto vantaggio di un individualismo che sembra frantumare il senso di responsabilità civile e sociale”.
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Il Mattino