Missili russi su Dnipro: l'intelligence ucraina smaschera rete di spie che indicava i bersagli

Tutti i membri del gruppo sono detenuti e accusati di "sospetto di tradimento"

Tutti i membri del gruppo sono detenuti e accusati di "sospetto di tradimento"
I dipendenti della Sbu, l'agenzia dei servizi segreti dell'Ucraina, hanno arrestato un gruppo di «traditori ucraini» che coordinavano gli attacchi...

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I dipendenti della Sbu, l'agenzia dei servizi segreti dell'Ucraina, hanno arrestato un gruppo di «traditori ucraini» che coordinavano gli attacchi missilistici russi sulla città di Dnipro: i collaboratori si sono rivelati essere sette residenti locali che si sono uniti alla rete di intelligence della Direzione principale dello Stato maggiore delle forze armate russe

Come notato dal servizio stampa dell'ufficio del procuratore generale, le attività del gruppo sono state coordinate dal capo del movimento radicale filo-russo «Serb». A lui, etichettato da fonti ucraine come «spia», i collaboratori hanno trasferito i dati sull'ubicazione delle strutture energetiche e delle infrastrutture critiche della città, che gli occupanti hanno poi utilizzato per gli attacchi al Dnipro. Hanno anche unito foto e video della posizione delle forze di difesa aerea ucraine, quartier generale militare, nodi di trasporto e informazioni condivise sul personale delle forze armate. 


Attualmente, tutti i membri del gruppo sono detenuti. Sono stati informati del sospetto di tradimento. È in corso un'indagine preliminare. 


Il precedente

Prima dell'attacco missilistico del 14 gennaio, a Dnipro due adolescenti avevano scattato foto ai luoghi che poi sono stati colpiti, soprattutto al condominio dove sono morte più di 30 persone e almeno 75 sono rimaste ferite. a quel punto le forze dell'ordine e i servizi segreti hanno aperto le indagini perchè hanno notato un alto flusso di file inviati nelle ore precedenti all'attacco. I ragazzi, di 13 e 14 anni, avevano detto agli agenti di pattuglia che «hanno scattato foto della stazione per vederne le condizioni/integrità». I nati tra il 2009 e 2010 hanno detto che «non potevano cancellare la foto». Nel telefono di uno di loro sono state trovate conversazioni con numeri whatsapp russi: «Sono solo amici nostri» aveva dichiarato uno dei teenager. Fonti ucraine ravevano riportato che gli adolescenti avevano cercato di rimuovere la foto in presenza della polizia, ma sono stati fermati. 

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Il Mattino