MADRID - Un “caso isolato”. Taib Abdelhouahab aveva nel mirino i Mossos d’Esquadra, la polizia catalana. Cercava la morte, ma si sarebbe immolato più per...
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Tuttavia, dallo sviluppo delle indagini, sono emersi forti dubbi sulla matrice integralista dell’attacco. Luci, la moglie separata dell’algerino, spagnola di 40 anni di Cornellá, ha spiegato agli inquirenti che Taib le aveva più volte manifestato l’intenzione di suicidarsi, dopo che un anno fa lei aveva scoperto che era gay. E, una settimana fa, aveva avviato le pratiche di divorzio. Pare che l'uomo fosse frustrato dall’idea che la comunità musulmana non avrebbe accettato la sua omosessualità. Davanti agli investigatori, la donna avrebbe ammesso che si erano sposati, due anni fa, perché Taib potesse ottenere il permesso di soggiorno. Prima dell’attacco mortale, Luci gli aveva comunicato che avrebbe dovuto lasciare a fine mese la casa faliliare.
Secondo i Mossos, l’attacco al commissariato con il coltellaccio mirava proprio a suscitare la reazione, che poi c’è stata, con l’eliminazione del presunto terrorista. Una sorta di omicidio-suicidio, maturato negli ultimi mesi, quando Taib, descritto dai vicini come una persona gentile ed educata, era diventato via via più religioso e introverso. Anche se ha agito da solo e la polizia non ha trovato traccia di eventuali complici, l’allarme anti-jihadista resta alto in Spagna: di livello 4 sui 5 esistenti, ma con il rafforzamento delle misure di prevenzione e sicurezza in tutte le strutture di polizia, regionale e nazionale. E il Centro di Intelligence antiterrorista, che coordina i servizi di informazione dei vari corpi, si riunirà in maniera straordinaria oggi a Madrid, per analizzare l’allerta di Europol, spiccata lo scorso 17 agosto, in concomitanza del primo anniversario della strage sulla Rambla, dei proclami jihadisti su Telegram, con una foto di due mossos d’esquadra, e l’immagine sovrapposta di una mano con un coltello, con l’esortazione: answer the call, rispondi alla chiamata.
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Il Mattino