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La polizia ha tratto in salvo 46 bambini vittime di una rete globale di pedofilia e pedopornografia con sede in Australia. 14 le persone finite con le manette ai polsi. La maggior parte sono uomini delle regioni australiane del Nuovo Galles del Sud, Queens e Australia Occidentale, tra cui un ex allenatore di calcio e un assistente infantile. Ma sono coinvolti anche americani, europei ed asiatici. Le vittime hanno tra i 16 mesi e i 15 anni.
La Polizia Federale Australiana (AFP) li ha arrestati con le pesantissime accuse di abusi su minori, bestialità, produzione e condivisione di materiale pedopornografico, attraverso un giro online che comprende anche Stati Uniti, Asia, Europa, Canada e Nuova Zelanda. Gli agenti sono convinti che si tratti di una delle reti criminali più grandi mai scoperte in Australia.
A scioccare gli investigatori è stata anche la scoperta che i criminali si scambiassero il materiale non solo sul dark web, ma anche attraverso i canali "normali" su internet. Poche settimane fa, la polizia australiana aveva individuato altri 44 uomini in possesso di materiale pedopornografico, al termine di un'indagine separata durata un anno.
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