Giro di vite in materia di violenza e sicurezza: l’Australia annuncia l’intenzione di cancellare i passaporti ai pedofili condannati. Cresce il numero di abusi sui...
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Soltanto nel 2016, almeno 800 tra loro hanno viaggiato liberamente all’estero. I numeri, dunque, parlano e raccontano di mete raggiunte ad hoc per usare violenza a minori laddove sono ancor più indifesi da un tessuto sociale faticoso. «Vai a Bali, a Phnom Penh, a Siem Reap e vedi questi australiani, uomini bianchi, insieme a bambini del posto e non sono lì per abbronzarsi», ha dichiarato Derryn Hinch, il senatore indipendente che ha depositato la proposta che passerà al vaglio del parlamento. «L’Australia - come la Svizzera - può perseguire i propri cittadini anche se abusano di minori all’estero. Il nostro Paese, del resto, può processare chiunque si trovi nella Confederazione e venga accusato, fra le altre cose, di atti sessuali con fanciulli commessi all’estero. Per contrastare il turismo pedocriminale e la pornografia infantile, l’Ufficio federale di polizia dispone di un commissariato dedicato e collabora con partner all’estero». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino