L'influenza aviaria è ancora una minaccia per gli allevamenti del Nord Italia e la Regione Veneto che quest'anno è stata interessata da 16 focolai e 18...
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«Al tavolo di crisi di martedì faremo il punto della situazione per gli allevatori veneti - dice l'assessore all'agricoltura, Giuseppe Pan - Nei giorni successivi incontrerò anche i colleghi assessori delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna e della Provincia autonoma di Trento per valutare le azioni comuni ed i provvedimenti da richiedere assieme al Ministero in favore delle aziende colpite».
La Lombardia nei giorni scorsi ha comunicato all'istituto zooprofilattico la conclusione delle operazioni di abbattimento degli ultimi focolai e l'abbattimento preventivo di un allevamento di tacchini considerato a rischio elevato. La mappa dei focolai comprende Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, ma alcuni casi di animali rurali ammalati sono stati segnalati anche in Piemonte e Friuli Venezia Giulia. A essere colpiti dal virus, da gennaio a oggi, sono state soprattutto galline ovaiole, tacchini e oche da carne e gli abbattimenti hanno superato ad agosto 1 milione di animali, sempre secondo le rilevazioni dell'Istituto Zoo profilattico Sperimentale delle Venezie. «Fortunatamente l'adozione di misure immediate di controllo ed eradicazione da parte del Ministero della Salute e dei Servizi Veterinari regionali, unitamente al rafforzamento della biosicurezza da parte delle aziende, ha fatto si che ad oggi il problema sia rimasto confinato in alcune zone e non si sia esteso», afferma all'ANSA Assoavi-Associazione nazionale allevatori e produttori Avicunicoli. «Per questo - conclude l'associazione - accogliamo favorevolmente la convocazione di un tavolo di crisi da parte della Regione Veneto in cui sarà esaminata attentamente la situazione alla presenza degli interlocutori istituzionali e delle parti coinvolte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino