Il centrosinistra rischia di pagare ai ballottaggi l'erosione di consensi del Pd dovuta alla scissione di Mdp e alla litigiosità senza composizione che anima il campo....
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A stare ai risultati del primo tempo elettorale, i vincitori momentanei appaiono centrosinistra e liste civiche; negativo il bilancio del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle. Scendendo però più in profondità nel quadro elettorale, si evidenzia che in 73 Comuni (due su tre al voto) si propone il classico schema bipolare: centrosinistra contro centrodestra. In altri 18 casi, una delle due coalizioni si troverà a contendere la vittoria a una lista civica. Quindi, le due coalizioni dominano questa sfida, comparendo nel 90% delle vicende. Ecco perché queste amministrative consentono di essere un valido termometro per misurare il peso delle due formazioni che hanno monopolizzato la Seconda Repubblica. Naturalmente molto è cambiato con l'impatto del Movimento Cinque Stelle. Che in questa tornata paga ancora una volta la difficoltà ad accedere ai ballottaggi (in 21 Comuni sui 11 non ha presentato neppure un candidato), anche se è da ricordare che propri ai ballottaggi in questi anni il Movimento ha giocato da asso pigliatutto nelle clamorose vicende di Roma, Torino, Livorno e Parma. Solo in un caso (Carrara) i Cinque stelle sono stati la lista più votata; in 9 sono arrivati al ballottaggio; in 21 sono terzi; in ben 59 hanno avuto un ruolo del tutto marginale. E tuttavia, scrive l'Istituto Cattaneo, «la partita delle amministrative per il partito di Grillo non si è ancora conclusa e, se riuscisse a vincere almeno la metà dei ballottaggi in cui è presente (10 in tutto), il suo bilancio finale sarebbe, su questo fronte, comunque in attivo».
Il Mattino