Bambina muore di peritonite: per tre volte i medici dell'ospedale l'avevano rimandata a casa

Nessun medico aveva diagnosticato la malattia alla giovane, la tragedia a Valencia

Ricoverata e poi dimessa tre volte in ospedale: non si accorgono della malattia e muore a 12 anni
Emma Martínez Gascón, una ragazzina di 12 anni residente con la famiglia a Jerica, in Spagna, è morta intorno alle 2.00 del mattino dello scorso 5...

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Emma Martínez Gascón, una ragazzina di 12 anni residente con la famiglia a Jerica, in Spagna, è morta intorno alle 2.00 del mattino dello scorso 5 febbraio all'Hospital Clínico di Valencia, a causa di una forma di peritonite non diagnosticata dai medici.

Da circa una settimana l'adolescente soffriva di lancinanti dolori alla cavità addominale, accompagnati da vomito e febbre. Emma ha lasciato i genitori, Ramon e Beatriz, e i due fratelli maggiori di 17 e 22 anni.

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Prima del decesso la ragazza era stata portata dai genitori in pronto soccorso per ben tre volte. Ma al termine di ogni accertamento medico, la giovane era stata puntualmente rimandata a casa dai sanitari, che non riscontravano nessuna patologia o infezione grave. Fino al tragico epilogo. 

Stando a quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais, Emma non è mai stata sottoposta a un'ecografia dell'addome o a un'esame del sangue da parte dei medici, nonostante le insistenze della madre, Beatriz Gascón, una tabaccaia di 48 anni: quest'ultima sosteneva che sua figlia stesse soffrendo di appendicite, per via dei precedenti casi occorsi ad altri suoi familiari.

Come riferisce l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) l'infezione dell'appendice è una complicazione molto comune tra persone di età compresa tra i 6 e i 30 anni, che però, in assenza di un rapido e tempestivo intervento medico, può causare la rottura della membrana dell'appendice e la conseguente diffusione di germi e batteri all'interno dell'addome.

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La rabbia dei genitori: «Come è stato possibile?»

«Come è possibile che dopo essere andati tre volte dal dottore, nessuno abbia pensato di sottoporre mia figlia a un'ecografia?», si è domandato il padre sconvolto della vittima, il 48enne Ramón Martínez, membro del Consiglio comunale di Jerica. La stessa cittadina spagnola si è stretta intorno alla famiglia colpita dalla tragedia, dichiarando il lutto cittadino nella giornata di lunedì 6 febbraio.

Martinez e sua moglie cercano ora di controllare la rabbia e la disperazione, ma vogliono conoscere a fondo cause e responsabilità della morte di Emma «affinché non accada più a nessuno»: i due hanno annunciato di voler sporgere denuncia contro i servizi sanitari, ritenuti colpevoli di negligenza. 

Tramite i suoi portavoce il Dipartimento della sanità pubblica valenciano ha espresso «profondo rammarico per la vicenda», e ha assicurato alla famiglia della vittima che verranno svolte approfondite indagini per chiarire quanto accaduto.

 

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Il Mattino