Ruba l'iPhone alla compagna di classe: denunciata a 11 anni

Un Iphone
MESTRE - Baby ladra in classe per la smania di possedere un telefonino di ultima generazione. Un aggeggio che di solito hanno gli adulti e che costa tanto, troppo per le tasche...

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MESTRE - Baby ladra in classe per la smania di possedere un telefonino di ultima generazione. Un aggeggio che di solito hanno gli adulti e che costa tanto, troppo per le tasche dei suoi genitori. Così non resiste alla tentazione e lo arraffa, con ogni probabilità senza rendersi conto dalla gravità di quel gesto. Ha appena undici anni. Una bambina.


La stessa età del derubato che torna a casa dalla mamma quasi in lacrime perché a scuola qualcuno gli ha rubato l’Iphone.

No, non l’ha perso, è sicuro. Lo teneva dentro lo zaino e quando è suonata la campanella di fine lezione si è accorto che era sparito. Poteva essere stato solo un suo compagno, non c’è altra spiegazione. Solo un alunno come lui poteva girare tra i banchi senza a destare sospetti. Succede in una scuola media della città, in prima.

La donna non ha alcun motivo per non credere alla versione del figlio e così si dà da fare per localizzare il cellulare tramite l’apposita applicazione. Il segnale gps lo colloca in un condominio di via Miranese. A quel punto chiama il 113 e all’agente della sala operativa della questura che le risponde spiega quanto successo, indicando il luogo in cui si troverebbe lo smartphone di casa Apple. Dalle verifiche si scopre che in quel palazzo risiedono effettivamente dei ragazzini che frequentano la stessa scuola, anzi addirittura la stessa classe.

È bastato digitare il numero: lo squillo i poliziotti lo hanno sentito in diretta, l’undicenne lo aveva ancora in mano mentre saliva i gradini che la portavano all’appartamento dove abita con la famiglia. Non ha nemmeno provato a negare o a giustificarsi. L’iPhone è stato subito restituito al legittimo proprietario. Mentre del furto è stato informato il magistrato di turno della Procura per i minori e la ladruncola è stata riaffidata ai congiunti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino