Liberati 13 bambini incatenati nella casa degli orrori: «Abusi e violenze». Ergastolo ai genitori

Incatenati prima con corde poi con catene. In alcuni casi ingabbiati. Malnutriti, sporchi e senza mai essere stati visitati da un dentista. Era questa la vita nella 'casa...

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Incatenati prima con corde poi con catene. In alcuni casi ingabbiati. Malnutriti, sporchi e senza mai essere stati visitati da un dentista. Era questa la vita nella 'casa degli orrorì in California dei 13 figli di David e Louise Turpin. Il processo contro i due genitori-padroni rivela particolari shock su come i 13 ragazzini hanno vissuto prima che uno di loro prendesse il coraggio a quattro mani e, rubato un cellulare, avvertisse la polizia. La coppia si è dichiarata colpevole di molti reati, fra i quali la tortura e l'abuso di minori, e condannata all'ergastolo. 


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Eppure le foto rilasciate dalle autorità dipingono una famiglia apparentemente felice: sono immortalati tutti sorridenti in varie occasioni. Ma la verità era ben diversa: i Turpin sono riusciti a ingannare tutti per anni. Nessun vicino, né in Texas prima né in California poi, si è mai accorto di quello che accadeva nella ribattezzata 'casa degli orrorì. La svolta nel 2018 quando una delle figlie dei Turpin è riuscita a scappare dall'abitazione a Perris, a 110 chilometri di Los Angeles, e chiamare il 911, il 113 americano.

La registrazione della chiamata è stata presentata durante il processo: si sente la voce della 17enne che spiega la situazione. «I miei genitori sono violenti. Abusano di noi e due delle mie sorelle più piccole sono ora incatenate» dice la ragazza. Uno dei «miei fratelli è legato» aggiunge, mostrando di aver difficoltà a ricordare l'indirizzo di casa. «Esco poco, praticamente mai» dice continuando a descrivere le condizioni difficili in cui è costretta a vivere con i suoi altri 12 fratelli e sorelle.


«Qualche volta mi sveglio e non posso respirare per quanto la casa è sporca» spiega la ragazzina. All'agente dall'altra parte della cornetta che le chiedeva quando avesse fatto l'ultimo bagno risponde: «non so, quasi un anno fa». Descrizioni raggelanti ma che, secondo l'accusa, sono nulla rispetto a quelli che la polizia si è trovata davanti una volta giunta all'abitazione. «Il caso peggiore di abusi che ho mai visto in decenni» dissero allora le autorità. Davanti si erano ritrovati 13 ragazzi, fra i 2 e i 29 anni, malnutriti: i più grandi di età erano talmente magri da sembrare a malapena dei teenager.
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Il Mattino