Usa, Biden nei guai: “zero cash” e rischio default

Non c’è accordo tra democratici e repubblicani sull’innalzamento del tetto del debito pubblico

Joe Biden
Gli Stati Uniti sull’orlo del baratro. Un disastro economico auto imposto, e oramai a un passo, quello di una Washington...

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Gli Stati Uniti sull’orlo del baratro.

Un disastro economico auto imposto, e oramai a un passo, quello di una Washington senza un patto.
Non c’è accordo, infatti, tra democratici e repubblicani sull’eventuale innalzamento del tetto del debito pubblico. Con la destra che un po’ fa ostruzionismo per partito preso, e un po’ pretende una revisione della spesa. Con Joe Biden schiacciato in questa morsa e con Donald Trump che, tanto per cambiare, strilla allo scandalo, a un Paese a suo dire alla deriva.

Certo, con una guerra in corso la faccenda è oggettivamente delicata e non è facile spiegare all’opinione pubblica, dell’altra ma anche della propria parte politica, il taglio dei programmi sociali a beneficio delle armi all’Ucraina. L’ultima mossa, in questo senso, è la fornitura dei jet F-16 che non a caso gli americani vorrebbero autorizzare per mano degli alleati, ma non pagare di tasca propria.

Una tasca che rischia di rimanere letteralmente vuota perché il Congresso funziona esattamente in questo modo e, senza accordo appunto, l’intero impianto federale si ritroverebbe appeso al chiodo del cosiddetto “zero cash”, ovvero di zero soldi contanti.

Al di là dell’imbarazzo, mentre si è sbandierato il default russo per più di un anno, c’è pure concreta e sana preoccupazione, ad esempio sul fronte dell’inflazione.

Il cittadino medio battaglia in particolare con il costo della benzina, ma fa fatica in generale ad arrivare alla fine del mese.

Senza contare che si temono pesanti ripercussioni su banche e mercati finanziari.

I democratici accusano i repubblicani di tenere il Paese in ostaggio, e i repubblicani naturalmente rimbalzano l’accusa, accusando a loro volta i democratici di sperperare, di condannare il Paese alla rovina.

Un muro contro muro che fa male a tutti, nessuno escluso. Che fa giusto, forse, il gioco di Trump e della sua ricandidatura. E che ha già una scadenza precisa.


Se entro il primo giugno non si trova una soluzione, nelle casse dello Stato “zero cash”: non ci sarà rimasto più niente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino