Berlusconi, ribalitazione in atto si avvicina il ritorno a casa

Berlusconi, ribalitazione in atto si avvicina il ritorno a casa
Prosegue con costanza la riabilitazione in ospedale di Silvio Berlusconi, ancora ricoverato al San Raffaele di Milano dopo l'intervento a cui è stato sottoposto il 14...

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Prosegue con costanza la riabilitazione in ospedale di Silvio Berlusconi, ancora ricoverato al San Raffaele di Milano dopo l'intervento a cui è stato sottoposto il 14 Giugno scorso per sostituire la valvola aortica. A confermarlo, fonti vicine alla struttura, secondo cui l'ex premier dovrebbe essere dimesso nei primi giorni della prossima settimana. Dopo un intervento chirurgico al cuore è necessario riposo assoluto per qualche giorno, e poi iniziare gradualmente una serie di esercizi di riabilitazione per far riabituare il muscolo cardiaco alla vita di tutti i giorni. L'uscita dell'ex premier dalla struttura sanitaria dunque si avvicina.


È stato così anche per l'ex premier, che da qualche giorno sta svolgendo una riabilitazione di tipo motorio e respiratorio. La riabilitazione, importantissima soprattutto per chi ha subìto un intervento a cuore aperto, ha lo scopo di ridurre sia le possibili complicazioni dell'operazione, sia di ridurre i tempi di ricovero, per riaccompagnare il paziente verso una vita normale.


La riabilitazione respiratoria, in particolare, di solito consiste in esercizi di respiro controllato, usando la parte inferiore del torace, e in esercizi di espansione del torace, con respiri profondi e lenti fatti con il naso, un'apnea di qualche secondo, e poi una espirazione a labbra socchiuse. Altri esercizi riguardano il controllo dei muscoli dell'addome (anche loro importanti per respirare correttamente), con espirazioni a bocca aperta. La riabilitazione motoria, invece, serve per due cose principali: per riabituare il cuore ad attività un pò più impegnative senza affaticarsi subito, ma anche per contrastare i giorni di riposo assoluto post-intervento che, in alcuni pazienti, possono creare problemi come rigidità muscolare, dolori o problemi circolatori. Di norma, al paziente vengono insegnati gli esercizi che, dopo la dimissione, dovrà proseguire a casa; la cosa fondamentale, secondo le linee guida, è programmare controlli periodici per tenere sotto stretta osservazione sia le condizioni del cuore operato, sia i progressi fatti con la riabilitazione.
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Il Mattino