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«Un volo di diversi metri, il corpicino che vola, poi la caduta violenta tra le auto parcheggiate: è stato un miracolo che nostro figlio si sia salvato, quell’auto lo ha travolto mentre stava attraversando sulle strisce pedonali in via di Novella, era con un suo amichetto che è riuscito a evitare il mezzo solo facendo un balzo in avanti». Un’assolata giornata trascorsa a giocare al centro estivo di villa Ada, calci a un pallone, la spensieratezza che solo un bimbo di 11 anni può avere e poi il ritorno a casa.
Il piccolo passa sull’attraversamento pedonale, all’altezza di via di Trasone, davanti a lui il suo amico, all’improvviso arriva un’auto bianca di piccola cilindrata, una Peugeot o una Fiat Panda secondo alcune testimonianze: la vettura proviene da piazza Acilia, percorre la salita su via di Novella, investe il piccolo, lo colpisce lateralmente. Il bimbo vola sul cofano, viene sbalzato in aria e poi a diversi metri di distanza. Il mezzo se ne va, chi ha investito il bambino ormai ferito, dolorante e sotto choc, non si ferma a prestargli soccorso.
IL RACCONTO
«Quegli attimi tremendi sono stati raccontati dall’automobilista che stava dietro all’auto pirata - spiega Fabio Andracchio, 59 anni, papà della vittima - è stata lei a farmi chiamare da mio figlio: ma come si fa a fuggire dopo aver fatto rischiare la vita a un bambino? Perché l’automobilista non si è fermato a prestare soccorso? Siamo davvero sconvolti, nostro figlio ha rischiato tantissimo e ora si trova in ospedale».
I RISCHI
La famiglia del piccolo ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri Roma Viale Eritrea. I militari stanno visionando le telecamere di zona, in particolar modo quelle di due condomini di via di Novella. «Un incidente può capitare - sottolinea Fabio - una distrazione, il sole negli occhi, ma fuggire via dopo aver investito una persona è inaccettabile». Il piccolo ha riportato diverse contusioni e danni alla colonna vertebrale.
Ieri pomeriggio, intanto, dall’ospedale Bambino Gesù è arrivata una buona notizia. «Ci hanno detto che presto nostro figlio sarà dimesso e dovrà indossare un busto». La famiglia, oltre a lanciare l’appello per trovare il responsabile, ci tiene molto a sottolineare la pericolosità di via di Novella. «In quel punto ci sono stati già altri incidente, una Smart si è capovolta, purtroppo in quel tratto spesso corrono e la visibilità non è buona a causa delle auto parcheggiate: servirebbe un semaforo» spiega il papà. E aggiunge: «Nella parte più alta di via di Novella, accanto alla scuola di polizia, c’è il divieto di sosta, ma tutti parcheggiano, la strada si restringe e i rischi aumentano». E attraversare sulle strisce dove è stato investito il piccolo è un terno al lotto tanto che «alcuni genitori chiedono ai figli di arrivare fino a piazza Acilia per cambiare lato della strada...». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino