Bimbo investito da un pirata a Roma sulle strisce pedonali, il padre: «Attimi tremendi, aiutatemi a identificare il colpevole»

Il piccolo ricoverato al Bambino Gesù per alcuni danni alla colonna vertebrale

Bimbo investito da un pirata a Roma sulle strisce pedonali, il padre: «Aiutatemi a identificare il colpevole»
Bimbo investito da un pirata a Roma sulle strisce pedonali, il padre: «Aiutatemi a identificare il colpevole»
Laura Bogliolodi Laura Bogliolo
Giovedì 20 Luglio 2023, 22:31 - Ultimo agg. 22 Luglio, 08:30
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«Un volo di diversi metri, il corpicino che vola, poi la caduta violenta tra le auto parcheggiate: è stato un miracolo che nostro figlio si sia salvato, quell’auto lo ha travolto mentre stava attraversando sulle strisce pedonali in via di Novella, era con un suo amichetto che è riuscito a evitare il mezzo solo facendo un balzo in avanti». Un’assolata giornata trascorsa a giocare al centro estivo di villa Ada, calci a un pallone, la spensieratezza che solo un bimbo di 11 anni può avere e poi il ritorno a casa. 

Il piccolo passa sull’attraversamento pedonale, all’altezza di via di Trasone, davanti a lui il suo amico, all’improvviso arriva un’auto bianca di piccola cilindrata, una Peugeot o una Fiat Panda secondo alcune testimonianze: la vettura proviene da piazza Acilia, percorre la salita su via di Novella, investe il piccolo, lo colpisce lateralmente.

Il bimbo vola sul cofano, viene sbalzato in aria e poi a diversi metri di distanza. Il mezzo se ne va, chi ha investito il bambino ormai ferito, dolorante e sotto choc, non si ferma a prestargli soccorso. 

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IL RACCONTO

«Quegli attimi tremendi sono stati raccontati dall’automobilista che stava dietro all’auto pirata - spiega Fabio Andracchio, 59 anni, papà della vittima - è stata lei a farmi chiamare da mio figlio: ma come si fa a fuggire dopo aver fatto rischiare la vita a un bambino? Perché l’automobilista non si è fermato a prestare soccorso? Siamo davvero sconvolti, nostro figlio ha rischiato tantissimo e ora si trova in ospedale». Papà Fabio e mamma Carmen anche ieri pomeriggio erano al Bambino Gesù dove il piccolo è stato ricoverato. Sono piombati in un incubo, il peggiore, in pochi secondi. «Papà, mi hanno investito...» ha detto il bambino terrorizzato al telefono con la voce tremante. «Mi è preso un colpo - dice Fabio - sono subito corso da lui e l’ho portato al pronto soccorso». L’incidente è avvenuto il 17 luglio, alle 16.40, all’incrocio tra via di Novella e via di Trasone, nel quartiere Trieste. Un incrocio definito da molti «pericolosissimo, dove ci sono già stati altri incidenti». Fabio e Carmen non sopportano l’idea che il responsabile dell’investimento non paghi per quello che ha fatto. Il papà del piccolo ha, quindi, lanciato sul gruppo Facebook di quartiere un appello al fine di trovare altri testimoni e cercare di individuare chi era alla guida di quella utilitaria che ha travolto il bambino. «Le persone presenti hanno parlato di una autovettura di colore bianco, ma non sono riusciti a leggere il numero di targa. Il comando dei carabinieri di zona è stato informato, probabilmente verranno analizzate le telecamere presenti lungo il percorso dell’auto, anche se difficilmente la targa sarà leggibile». L’appello di papà Fabio ha ricevuto oltre 400 commenti di solidarietà in poche ore, anche perché chiunque poteva trovarsi nella stessa condizione. 

I RISCHI

La famiglia del piccolo ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri Roma Viale Eritrea. I militari stanno visionando le telecamere di zona, in particolar modo quelle di due condomini di via di Novella. «Un incidente può capitare - sottolinea Fabio - una distrazione, il sole negli occhi, ma fuggire via dopo aver investito una persona è inaccettabile». Il piccolo ha riportato diverse contusioni e danni alla colonna vertebrale.
Ieri pomeriggio, intanto, dall’ospedale Bambino Gesù è arrivata una buona notizia. «Ci hanno detto che presto nostro figlio sarà dimesso e dovrà indossare un busto». La famiglia, oltre a lanciare l’appello per trovare il responsabile, ci tiene molto a sottolineare la pericolosità di via di Novella. «In quel punto ci sono stati già altri incidente, una Smart si è capovolta, purtroppo in quel tratto spesso corrono e la visibilità non è buona a causa delle auto parcheggiate: servirebbe un semaforo» spiega il papà. E aggiunge: «Nella parte più alta di via di Novella, accanto alla scuola di polizia, c’è il divieto di sosta, ma tutti parcheggiano, la strada si restringe e i rischi aumentano». E attraversare sulle strisce dove è stato investito il piccolo è un terno al lotto tanto che «alcuni genitori chiedono ai figli di arrivare fino a piazza Acilia per cambiare lato della strada...». 

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