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Un vero e proprio incubo per i russi. È il sistema di artiglieria semovente francese Caesar, che prende in prestito il nome dall'imperatore romano. In Ucraina è arrivato a inizio 2022. E da allora ha contribuito a cambiare il corso della guerra, soprattutto per la controffensiva. In breve tempo è diventato un elemento indispensabile nella lotta contro l'artiglieria russa. Tanto che altri obici sono in arrivo dagli alleati della Nato.
Colpi fino a 40km
«Con l'arrivo dei CAESAR le regole del gioco sono cambiate», scrive su Telegram il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar.
Sei colpi al minuto
Il sistema di controllo digitale del fuoco assicura il puntamento automatico dell'obice, che può sparare fino a sei colpi al minuto. Non solo. Riesce anche ad abbandonare rapidamente la posizione di tiro e quindi non essere più sotto il fuoco nemico. L'isola dei Serpenti è stata liberata proprio grazie a questa nuova arma.
Più munizioni
Ci sono state poi delle modifiche agli obici. Alcuni più recenti sono arrivati dalla Danimarca. E grazie al nuovo telaio la capacità di munizioni è aumentata da 18 a 30 proiettili. Ciò significa «più nemici eliminati». Una vera e propria spina nel fianco di Mosca. «Oggi talmente odiati dai russi da essere costantemente braccati da droni kamikaze nemici come i Lancet. Tuttavia, la loro rapidità di fuoco, mobilità e manovrabilità gli consentono di sopravvivere sul campo di battaglia».
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