L'ultimo atto del governo, la costituzione del comitato di indirizzo e della governance e poi parte in Campania la prima zona economica speciale d'Italia. Motore di...
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«Buoni sì, ma fessi no: le aziende che investiranno nelle Zes non potranno prendere le agevolazioni e poi andarsene via - ha specificato Di Maio - non potranno prendersi i finanziamenti e poi prendere i macchinari e andare via perché pagherebbero delle penali: quattro volte i soldi che hanno preso. Questo territorio pretende serietà».
A discutere delle opportunità delle Zes c'erano l'avvocato di diritto societario Carmine Sautariello, l'amministratore delegato di Cis ed Interporto Claudio Ricci, quello di Vulcano SpA Gian Marco Nicelli, il presidente del Sistema portuale del Tirreno centrale Pietro Spirito, il presidente dell'Unione industriali di Napoli Vito Grassi, il presidente di Unioncamere Campania Andrea Prete e il consigliere di Presidenza della Corte dei Conti Francesco Fimmanò. Tutti d'accordo sulla necessità di sburocratizzare, di semplificare le procedure per l'avvio delle imprese. Condizione essenziale per chi ovviamente decide di investire nelle Zes, insieme alle infrastrutture e alla sicurezza. «Si tratta di un grande strumento di marketing territoriale, non dobbiamo solo attrarre ma dobbiamo anche mobilitare le risorse - ha detto Ricci - mobilitando quelle esistenti in questa fase di partenza che non deve essere di competizione ma di collaborazione». Di collaborazione sinergica ha parlato Spirito per il quale «occorre diventare orchestra e non più solisti, l'italia fa sviluppo se il Mezzogiorno fa sviluppo e riparte se riparte il Mezzogiorno». Pronti a fare la propria parte anche gli industriali che con il presidente Grassi chiedono meno burocrazia e più infrastrutture mentre Prete di Unioncamere insieme alla sburocratizzazione chiede maggiore sicurezza. Sollecitazioni alle quali cercato di dare risposte efficaci Di Maio. «La prima misura, insieme alle infrastrutture, è sicuramente il reddito di cittadinanza» ha detto infatti il vicepremier. «Non significa dare i soldi alle persone per stare sul divano, ha precisato noi che siamo del Sud ce li ricordiamo i soldi dati alle persone per stare sul divano in cambio di voti, proprio per questo vogliamo fare una misura totalmente diversa per dare alle persone l'opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro. Infine ha annunciato lo stanziamento di fondi nella legge di bilancio per l'ambiente e il lavoro già avviato con il ministro Costa sulla combustione degli impianti di stoccaggio avvenuta in estate. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino