È arrivato di mattina presto, come sua abitudine, nell’ufficio al nono piano della Procura di Napoli nella torre nera al centro direzionale. Il giorno dopo di Henry...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E il pm napoletano, titolare dall’inizio della clamorosa inchiesta sull’imprenditore Alfredo Romeo arrivata fino agli appalti Consip, raccontano sia rimasto assai contrariato per il risalto dato a una notizia non recente. Già qualche giorno dopo l’interrogatorio del capitano del Noe, Gian Paolo Scafarto, sentito dai pm romani l’11 maggio, il nome di Woodcock era stato iscritto nel registro degli indagati anche per falso in atto giudiziario. Un atto dovuto, dopo che Scafarto aveva dichiarato di aver inserito nella sua informativa il sospetto che i servizi segreti controllassero le sue attività investigative sugli appalti Consip per averne avuto indicazione dal pm napoletano titolare dell’inchiesta.
Continua a leggere su Il Mattino Digital
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino