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Singolarissimo anniversario a Castel Gandolfo, residenza estiva dei Papi: la buca delle corrispondenze, la più antica del mondo, compie ben duecento anni. Fu Angelo Antonio Iacorossi, consigliere comunale della città, nel novembre del 1820 a ideare la prima buca delle lettere al mondo. All’epoca la diligenza postale attraversava la via Appia nel tratto Marino-Albano e un incaricato del servizio postale raggiungeva i sentieri impervi di Castel Gandolfo per portare o ritirare la corrispondenza. Non c’erano strade asfaltate, costruite solo agli inizi del Novecento. Capitava spesso che il responsabile delle consegne postali non sapesse leggere oppure avesse difficoltà a trovare i contadini, impegnati nel lavoro in campagna, per cui molte lettere andavano perdute.
Così il consigliere Iacorossi, per evitare questi problemi, propose di installare, proprio di fronte al Palazzo Apostolico, residenza estiva dei Pontefici, sul muro compreso tra la farmacia e la parrocchia papale, una buca delle lettere, tuttora perfettamente funzionante.
«È un vanto per la città – afferma Milvia Monachesi, sindaco di Castel Gandolfo – è un orgoglio celebrare l’eevento e detenere il primato di buca delle lettere più antica del mondo. Certi avvenimenti ci ricordano la nostra storia e le vicende di gente semplice che con la fantasia e colpi di genio sono riusciti a risolvere problemi importanti». La buca delle lettere è sul muro esterno della farmacia, altro importante pezzo di storia della cittadina. La rivendita, che un tempo era gestita da uno speziale, con barattoli di vetro, rudimentali impianti di distillazione ed alambicchi, fu istituita nel 1813 per volere di Papa Pio VII.
Dalla ricostruzione dei documenti lo speziale era gestito da un certo De Angelis. La famiglia Baldeschi rilevò la farmacia, che affaccia sulla suggestiva piazza Della Libertà, nel 1920. «In questo lembo di territorio - afferma il dottor Mario Baldeschi, l’attuale titolare - e in particolare in questa piazza, si sono succeduti grandi eventi storici, di cui gli anziani di Castel Gandolfo conservano memoria. Quest’anno si celebrano anche i sessanta anni delle Olimpiadi di Roma, che tanto lustro hanno dato alla nostra città. Da quando, però, Papa Francesco ha rinunciato a trascorrere le vacanze a Castel Gandolfo è cambiato molto». La speranza, comunque, è l’ultima a morire e i castellani sognano il ritorno di Bergoglio.
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