Non si ferma l'inchista de Le Iene sul caso Chico Forti, l'imprenditore italiano condannato all'ergastolo per l'omicidico di un uomo a Miami - Dale Pike, trovato...
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«L’intero processo è stato una c*****a, e molte informazioni in quell’aula di tribunale sono state nascoste», ha spiegato la donna. «Ricordo di essere stata bullizzata dagli altri giurati perché credevo che ci fosse un ragionevole dubbio sull'innocenza di Chico». L'imprenditore, raggiunto telefonicamente dalla Iena, continua a gridare con tutta la sua forza la propria innocenza: «Ho troppa rabbia in corpo.
«Di Maio oggi a Washington, invece di parlare dei guai interni al movimento e magari cercare sponde per la resistenza al governo, si faccia portavoce presso le istituzioni Usa dell'amarezza e del disagio italiano sul caso di Chico Forti, all'ergastolo negli Usa per un omicidio senza prove per il quale si è sempre detto innocente. Una questione irrisolta presa a cuore già in passato da ministri degli esteri di calibro di Frattini che non ha mai mollato fino alla fine del suo mandato». Lo affermano, in una nota congiunta, la deputata di Forza Italia e coordinatrice regionale del Trentino Alto Adige, Michaela Biancofiore, e Gabriella Giammanco, vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, annunciando una mozione «affinché le nostre istituzioni , di concerto con la Provincia autonoma di Trento e la Regione, chiedano la revisione del processo per addivenire alla riconosciuta innocenza di Chico, della quale siamo certe».
Sono 2.113 gli italiani detenuti all'estero. Di questi 966 stanno scontando una condanna, 1.113 sono in attesa di giudizio e 34 in attesa di estradizione. I casi più difficili su cui la Farnesina è impegnata, ha sottolineato il Direttore Generale per gli Italiani all'Estero, Luigi Maria Vignali, presentando oggi la guida per i detenuti all'estero, sono quello dell'imprenditore trentino Chico Forti condannato all'ergastolo negli Usa, per un omicidio che ha sempre dichiarato di non aver commesso; Giuseppe Lo Porto, 86 anni, cardiopatico, in carcere dal maggio nello stato dell'Alabama dove deve scontare due ergastoli; Fulgenzio Obiang Esono, ingegnere di 49 anni di origini equatoguineane, che le autorità della Guinea Equatoriale hanno condannato a 59 anni di prigione perché avrebbe organizzato o partecipato ad un presunto tentativo di golpe e infine Riccardo Capecchi, 41 anni, fotografo di Castiglione del Lago arrestato in Perù con l'accusa gravissima di traffico di droga. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino