Record per l'ospedale Cardarelli dove è stato eseguito il primo intervento di chirurgia maxillo facciale robotica. Nell'azienda ospedaliera più grande del...
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Dopo una chemioterapia di due cicli per ridurre le dimensioni della massa su cui intervenire chirurgicamente, i medici hanno asportato la neoplasia dalla lingua di un paziente di 53 anni ed hanno ricostruito il pezzo mancante. Tutte le fasi dell'intervento sono state realizzate tramite l'uso del robot che ha permesso di operare con precisione certosina un organo particolarmente delicato, concedendo anche una riduzione dei tempi di guarigione. Il traguardo della buona sanità campana, infatti, riguarda soprattutto ciò che il paziente è stato in grado di fare a distanza di meno di una settimana dall'intervento, tornando ad alimentarsi normalmente.
Nella fase post operatoria, dopo cinque giorni il 53enne ha iniziato a mangiare e dopo otto giorni è stato dimesso. Questo primo intervento di robotica maxillo facciale al Cardarelli ha unito in maniera trasversale: l'oncologia, la chirurgia maxillo e la chirurgia plastica ricostruttiva nell'assistenza di un paziente che proveniva dal pronto soccorso in condizioni di forte precarietà.
L'uomo si era presentato al pronto soccorso del Cardarelli perché non riusciva a mangiare e a parlare per il tumore sanguinante alla lingua e da quel momento con una procedura da codice rosso ha avuto inizio il percorso sanitario culminato nell'operazione di qualche giorno fa. Oggi, a poco più di sette giorni, dall'intervento il paziente parla e mangia correttamente grazie all'intervento robotico nel cavo orale che evita di effettuare cicatrici sul viso e di separare la mandibola per avere accesso alle regioni più posteriori della lingua.
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«La chirurgia robotica è un'innovazione nei livelli assistenziali che offre il Cardarelli ed è un aspetto su cui investiremo perché ha un'accuratezza che garantisce risultati efficaci e risponde a un criterio di estrema qualità - ha dichiarato Giuseppe Longo, direttore del Cardarelli - è un settore su cui vogliamo investire ed è in corso un progetto del ministero della Salute a cui aderiamo che riguarda i gradi di efficienza delle sale operatorie, proprio in questo senso consideriamo il robot un setting assistenziale che aggiunge grande valore e efficienza ai nostri servizi sanitari» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino