Roma crocevia diplomatico, domani incontro Usa-Cina per (tentare) di fermare la guerra in Ucraina

Roma crocevia diplomatico, domani incontro Usa-Cina per (tentare) di fermare la guerra in Ucraina
Roma sta diventando in queste ore un possibile laboratorio diplomatico per una mediazione cinese. L'obiettivo è arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina con la...

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Roma sta diventando in queste ore un possibile laboratorio diplomatico per una mediazione cinese. L'obiettivo è arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina con la speranza di far decollare, successivamente, una trattativa negoziale tra Ucraina e Russia. Impresa non facile, dunque, quella che si sta assumendo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti che sarà a Roma domani per incontrare Yang Jiechi, il massimo funzionario cinese per la politica estera. Si tratta del più alto livello di un faccia a faccia Usa-Cina da quando è iniziata l'invasione russa. Non solo. Sullivan, secondo la Casa Bianca, ha in agenda anche un colloquio con l'ambasciatore Luigi Mattiolo, un alto consigliere del premier Draghi. Sono evidenti gli sforzi in campo per coordinare una «risposta internazionale forte e unita alla guerra voluta dal presidente Putin». 

La Casa Bianca ha, anche, aggiunto che Sullivan guiderà una delegazione di funzionari del Consiglio di Sicurezza Nazionale e del Dipartimento di Stato. In passato Sullivan e Yang si sono incontrati due volte nel corso del 2021 per gestire la concorrenza tra Stati Uniti e Cina. 

In una intervista con la Cnn, a proposito dell'attacco russo, Sullivan ha spiegato che la Cina ne era sicuramente a conoscenza  («era consapevole che Putin stava pianificando qualcosa») anche se Pechino «potrebbe non averne compreso la piena portata. Inoltre - ha aggiunto - è molto probabile che Putin abbia mentito loro nello stesso modo in cui ha mentito agli europei». 

La posizione della Cina sul conflitto in Ucraina attualmente si colloca ancora su un terreno neutrale, benché abbia con Mosca un percorso di alleanze economiche sempre più stringenti. La Russia, secondo il Financial Times, avrebbe appena chiesto a Pechino rifornimenti militari in supporto all'invasione russa. 

L'incontro di domani a Roma «significa la possibilità di un aumento del lavoro diplomatico da parte di Stati Uniti e Cina, due Paesi che possono, insieme, condizionare lo sviluppo degli eventi dei prossimi giorni» è stato il commento del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. «Dobbiamo incoraggiare tutto ciò che va nella direzione di una possibile soluzione diplomatica, che tenga conto di chi è l'aggressore e chi è l'aggredito, di chi ha violato la Carta Onu e di chi resiste in virtù dei diritti conferiti al popolo ucraino». 

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Il Mattino